​La denuncia. Gli studenti del Buonarroti di Caserta ghettizzati e umiliati dai colleghi del Giordani che li ospitano.

Gli è stato vietato usare i laboratori e anche i distributori automatici. Borrelli e Simioli:”Siamo a livello di abbrutimento e odio sociale”.

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“Se la Provincia di Caserta non è in grado di dare risposte concrete alle richieste che arrivano dal Buonarroti intervenga il ministro Fedeli perché è assurdo che, pur se ci sono i fondi, la sede dell’istituto tecnico non sia messa in sicurezza per permettere agli studenti di poter frequentare le lezioni senza subire il disagio dei doppi turni a cui si aggiungono vere e proprie umiliazioni”.

Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione istruzione e cultura, e Gianni Simioli della trasmissione radiofonica la Radiazza di Radio Marte raccogliendo la protesta in diretta di tante famiglie esasperate e lamentando che “gli studenti del Buonarroti ospitati, nel pomeriggio, nell’istituto Giordani hanno il divieto di usare i laboratori e, stando alla denuncia dei genitori, non possono neanche utilizzare i distributori automatici creando una sorta di apartheid tra studenti di serie A e studenti di serie B, senza considerare i ritardi e l’incompletezza della programmazione didattica senza le esercitazioni e le lezioni nei laboratori. I doppi turni e la crisi sistemica della Provincia di Caserta stanno realizzando un abbrutimento e odio sociale tra studenti e genitori. Una vergogna nella vergogna della cattiva gestione del sistema scolastico provinciale”.

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“Purtroppo questa è l’ennesima prova delle difficoltà della Provincia di Caserta a garantire anche l’ordinaria amministrazione” ha aggiunto Borrelli per il quale “ci sono tutte le condizioni per valutare la possibilità di un commissariamento dell’ente, nell’interesse delle comunità a cui dovrebbe garantire servizi che non riesce a fornire”.