«Grazie Caserta, ci tenevamo tanto a stare qui, in questo luogo La Reggia, dovevo venire l’anno scorso ma mi ha no chiamato a cartellone completo, va bene questo anno c’è l’abbiamo fatta, il blues non muore mai! Buona Fortuna!»
Con tanti bis, complice un venticello che non ha reso pesanti i movimenti, Zucchero nella seconda serata per “Un Estate da Re” ha fatto commuovere e ballare tutti. Giovani e meno giovani, soprattutto i secondi.
La voce graffiante che non ha perso lo smalto di chi si è potuto permettere di lavorare con Miles Davis e Pavarotti, ha inebriato la scaletta dei suoi successi ormai di tre decenni ma freschi come ieri.
Baila Morena, Per colpa di Chi, impossibile stare seduti.
Video dei nativi d’America e degli afrocubani di New Orleans, messaggi di pace e amori perduti tra sexy allusioni e sensualità.
I temi delle sue canzoni accompagnati da un gruppo in sintonia pura, dalla cantante del Camerun al pianista di Glascow fino agli storici compagni di viaggio.
Travolgenti e senza tempo.
Come ci sembrava irriverente un tempo. Solo una sana e consapevole libidine salva i giovani dallo stress e dall’Azione Cattolica!
Oggi è poesia di vita confrontata a tanti rap. Banalità musicali.
Grazie Zucchero Fornaciari con te non invecchiamo nemmeno noi!
Un particolare gradito della serata, il personale Scabec gentile, attento e premuroso, tutto dai responsabili all’ingresso agli accompagnatori del Cortile, presenti in gran numero per il secondo soldi aut i volontari di Croce Rossa e Carabinieri.
La Reggia merita questo come Caserta.