CASAL DI PRINCIPE – Casale non dimentica. Sarà intitolato ad Antonio Di Bona, agricoltore vittima innocente della camorra, il piazzale antistante alla chiesa dello Spirito Santo di Casal di Principe. La cerimonia, alla quale parteciperà, tra gli altri, il presidente dell’associazione Libera, don Luigi Ciotti, sarà il momento conclusivo di due giorni di eventi, in programma il 28 e 29 aprile, in memoria di Di Bona e delle altre vittime innocenti della criminalità organizzata. Alla manifestazione sta lavorando il consorzio Agrorinasce, in sinergia con il Comune di Casal Di Principe, il Coordinamento campano delle vittime innocenti di camorra e con l’associazione “Terra Nuova”, dedicata a Pasquale Miele e allo stesso Di Bona, coordinata da Giuseppe Miele e da Salvatore Di Bona.
Il 28 aprile, alle 9.30, al Teatro Comunale di Casal di Principe, realizzato in un bene confiscato alla criminalità, si terrà un concerto di musica classica dell’orchestra del Conservatorio statale di musica “Nicola Sala” di Benevento, diretto dal maestro Giuseppe Ilario; in sala, gli studenti dell’Istituto comprensivo a indirizzo musicale “Spirito santo”, diretto da Filomena Corvino, il magistrato Giovanni Conzo, per anni esponente di punta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e ora procuratore aggiunto della Procura di Benevento, i familiari di vittime innocenti di camorra, il sindaco Renato Natale, l’assessore alla pubblica istruzione Marisa Diana e le altre autorità istituzionali locali. Venerdì 29, invece, sempre alle 9.30, nella chiesa dello Spirito Santo di Casal di Principe sarà celebrata una messa solenne, cui seguirà, per l’appunto, l’intitolazione del piazzale, alla presenza del vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, di Francesco Curcio, magistrato della Direzione nazionale antimafia, di Carmine Antonio Esposito, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, Elisabetta Garzo, presidente del Tribunale Napoli Nord, di don Ciotti e dei familiari di vittime innocenti di camorra, il sindaco Natale e le altre autorità istituzionali locali. Di Bona fu ucciso il 6 agosto del 1992: quattro sicari con il volto coperto freddarono Antonio Diana, titolare di un’officina a Villa Literno, Nicola Palumbo, anch’egli meccanico, e Di Bona, che, nel momento dell’agguato, si trovava nel locale con il trattore in panne. L’obiettivo del raid era Diana, imparentato con altro camorrista. Sia Palumbo che Di Bona furono eliminati, perché ritenuti dai killer scomodi testimoni.
«L’intitolazione a Di Bona è la tappa di un percorso – rivela il sindaco Natale –: nel piazzale dello stadio comunale, all’uscita della superstrada Nola-Villa Literno, già si legge il cartello che ricorda Domenico Noviello; lo scorso febbraio, il largo di via Baracca è stato dedicato al sindacalista Federico Del Prete; a breve, avremo la delibera con la quale assegneremo un nome a circa 60 strade, un terzo delle quali serviranno a ricordare altre vittime innocenti. Sono strade di lutto, lo so, ma è importante che le nuove generazioni sappiano cos’ha prodotto il ventennio dell’occupazione militare perpetrata dai clan della zona». «La memoria – aggiunge Giovanni Allucci, amministrato delegato di Agrorinasce – si nutre di simboli, di luoghi e di azioni. Associare un nome di una vittima di camorra a una piazza, a una strada o a un edificio non risponde solo a un dovere civico, ma alla necessità di creare un ponte ideale tra il passato e il futuro. I giovani di queste terre, la cui storia, purtroppo, è segnata da eventi drammatici, devono conoscere per non ripetere gli stessi errori». A Di Bona Agrorinasce ha intitolato anche il “Centro di agricoltura sociale” a Casal di Principe e a Santa Maria la Fossa, che è sorto su terreni confiscati a Sebastiano Ferraro, Guglielmo Mirra e Francesco «Cicciariello» Schiavone.