Capua. Crollo del soffitto al Pizzi, i genitori minacciano azioni eclatanti

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Capua. Niente di nuovo all’orizzonte per l’Istituto Pizzi che circa due mesi fa poteva essere colpito da una tragedia, sventata solo per soffio. Era il 18 maggio quando il solaio di un’aula crollò al suolo alle otto di mattina. Se l’impatto si fosse verificato un quarto d’ora dopo sarebbero stati coinvolti gli alunni che frequentavano quell’aula. Chiaramente l’istituto è rimasto inagibile per il resto dell’anno scolastico ed ora il comitato dei genitori si chiede come sarà possibile da qui a due mesi riprendere le attività scolastiche. Ovviamente il primo ente interessato è stata la Provincia che ha risposto di non disporre dei soldi sufficienti per il ripristino delle condizioni del fabbricato. Sono stati interpellati ancche il ministro della Pubblica Istruzione Giannini – che ha provveduto a segnalare il caso all’ufficio competente – il Provveditore ed il Prefetto. Qualcuno ha suggerito ai genitori una sorta di autotassazione per finanziare i lavori, invito che per ovvie ragioni è caduto nel vuoto. Allo stato attuale non si muove nulla all’orizzonte e il personale docente, unitamente ai genitori degli alunni interessati è molto preoccupato per l’inizio delle lezioni di settembre. Al punto tale che i familiari stanno pensando anche ad una sorta di protesta eclatante – tipo incatenarsi allo stabile – per scuotere chi di dovere ad assumersi le proprie responsabilità.

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