Casagiove/Piedimonte. Emolumenti non versati dalla Termotetti, gli operatori ecologici entrano in agitazione

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Come se non bastassero tutte le altre realtà colpite dalla criticità delle aziende che gestiscono i rifiuti lungo la provincia, si sono aggiunte negli ultimi giorni anche Casagiove e Piedimonte al novero delle città dove potrebbero cominciare a sollevarsi i problemi relativi alla raccolta dei rifiuti. Le due città sono servite dalla Termotetti, l’azienda nell’occhio del ciclone dell’ultima inchiesta giudiziaria. I dipendenti vantano già una mensilità arretrata non corrisposta e proprio oggi maturerà la seconda, ma al di la di ciò quello che più preoccupa le maestranze è il blocco dei conti che potrebbe procrastinare gli emolumenti a tempo indeterminato. Per questo motivo la FIT Cisl ha indetto lo stato di agitazione e domani mattina alle otto i dipendenti saranno sotto al Comune di Casagiove per cercare di valutare meglio la situazioni e, eventualmente, le azioni di protesta da intraprendere.

A seguire da vicino le azioni sindacali è Elpidio Martucci che spiega come si potrebbero eludere tutte le problematiche del settore.

“Per combattere tutte le fuorvianze create nella raccolta dei rifiuti – afferma il rappresentante della Cisl – rimane solo un sistema da attuare, tornare alle origini e i Comuni devono riprendere la gestione diretta, con propri dipendenti, e coi servizi gestiti autonomamente. In caso contrario, coi servizi affidati a terzi, ci ritroveremo sempre alle prese con problemi insormontabili per le più svariate ragioni”

Salvatore Orlando 

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