Casapulla consegna la chiave della città al professore Massimo Bray

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“Dei tanti riconoscimenti ricevuti, quello di oggi mi riempie particolarmente di orgoglio e di felicità”. Non nasconde l’emozione il professor Massimo Bray nell’udire la delibera del Consiglio Comunale di Casapulla che gli conferisce la cittadinanza onoraria. Una giornata davvero speciale quella dell’aministrazione Sarogni e per l’intera comunità casapullese che ha toccato con mano la spontaneità, la praticità, la sensibilità di un ex ministro della Repubblica, oggi diventato figlio adottivo di questa terra.

“Un percorso che parte da lontano – ha affermato il sindaco Michele Sarogni – da quando cioè decidemmo di aderire al progetto Labsus ed insieme ad altre amministrazione del territorio sposammo l’adozione della Reggia di Carditello che all’epoca versava in condizioni di precarietà. Grazie alle attività dell’allora ministro la location borbonica sta tornando agli antichi splendori e soprattutto è stato scongiurato il pericolo della vendita ai privati. Se il monumento è tornato un bene di tutti noi il merito è della persona che abbiamo voluto gratificare con questa cerimonia, non simbolica ma concreta, dalla quale ci attendiamo ulteriori impulsi per conservare intatti tutti i beni che i nostri avi ci hanno lasciato”.

Fautore dell’iniziativa è stato il presidente del consiglio comunale Francesco Sorbo che prima dell’inizio della cerimonia, a microfoni spenti, spiega quanto sia stato semplice, senza filtri e con una disponibilità massima da parte dell’ex ministro nel predisporre al meglio la giornata.

bray chiave

«La provincia di Caserta – ha affermato Sorbo – grazie al lavoro realizzato a Carditello dall’ex ministro Bray, oggi vive in un clima di fiducia. Anche Casapulla, che si trova a pochi chilometri da San Tammaro, ha avuto e continuerà ad avere dei benefici per quanto è accaduto presso la Reggia Borbonica».

Dopo il voto unanime del consiglio comunale, con il quale è stata deliberata la cittadinanza onoraria, c’è stato l’intervento del neo cittadino casapullese. Belle e toccanti le parole del suo discorso, nel quale ha citato Papa Francesco e alcuni passaggi dell’ultima intervista del magistrato Paolo Borsellino: «Carditello – ha detto Bray – rappresenta il simbolo del riscatto di un paese che vuole mostrare di essere diverso dal passato. Quando ero ministro, sollecitato da numerose associazioni, dopo l’ennesimo crollo all’interno della Reggia, ho deciso di venire a San Tammaro. Subito ho incontrato Tommaso Cestrone, ‘L’Angelo di Carditello’, il quale mi ha contagiato il suo desiderio di legarsi alla struttura, un bene che non può essere rovinato. Dobbiamo stare insieme e lavorare per obiettivi, salvaguardando i beni comuni: questo risultato si può ottenere coinvolgendo tutti i cittadini. Così Carditello, da luogo violato è diventato il luogo di tutti. Questa sera mi avete reso felice; sono emozionato per il conferimento della cittadinanza onoraria di Casapulla. Voglio ringraziare, oltre che l’amministrazione di questo atto, anche gli amici che mi hanno sostenuto nella mio dovere, a cominciare da Nadia Verdile, sempre presente e tutti i collaboratori del Ministero».

ospiti

Nella sala gremita in ogni ordine di posto, insieme ai cittadini hanno trovato posto anche gli amministratori dei paesi limitrofi. C’era il sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra; quello di Curti, Antonio Raiano e quello di San Priusco accompagnato dal’assessore di origini di Casapulla Domenico Sbordone e dal consigliere comunale di minoranza Domenico Carrillo che in quest’aula ha svolto a lungo il ruolo di vicesindaco. Autorevole anche la rappresentanza delle forze dell’ordine con il comandante della Compagnia dei carabinieri di Santa maria Capua Vetere, capitano Macri e quello della Stazione di San Prisco, maresciallo Monaco. Non è mancato all’appuntamento Padre Mariano della parrocchia di S. Elpidio.

aimpronta autografo

Dopo aver ricevuto il riconoscimento ufficiale del decreto e una copia di una chiave, simbolo del possesso della città, Massimo Bray si è sottoposto ad una singolare richiesta: lasciare l’impronta della sua mano – con relativo autografo – su una tavola di terracotta, opera della locale ditta di lateriti Fornaci Saputo. L’ex ministro domani sarà ancora in provincia di Caserta: a Capua, infatti, hanno preparato un’altra giornata dedicata a lui, con relativo riconoscimento, in segno di perenne gratitudine che questa terra deve a quest’uomo.

Salvatore Orlando

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