Caserta, “caso ITC”: i docenti e gli studenti della ragioneria protestano davanti la Provincia. All’interno tutti gli aggiornamenti

AGGIORNAMENTO ORE 10,30. GLI STUDENTI SI RECANO ALLA PROVINCIA

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Il Corteo partito da via Ceccano è arrivato al Palazzo della Provincia, all’Ufficio preposto sito nella zona Saint Gobain. Il coro dei circa 100 studenti rivolto al Palazzo è ‘Vergognatevi, vergognatevi’.

Gli studenti sono in attesa che qualche amministratore o qualche funzionario dia disposizioni per riceverli e avere un confronto sulle problematiche che stanno investendo l’Istituto. La preside, Emilia Nocerino, ovviamente è in testa al corteo e non si spiega le motivazioni del provvedimento che ha colpito solo l’ITC Terra di lavoro’

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AGGIORNAMENTO ORE 12. LAVORNIA, BORTONE E L’ING. MADONNA INCONTRANO I MANIFESTANTI

Una delegazione di studenti, accompagnati dal professore Marco Lugni e dalle professoresse Straniero e Ferrandino salgono le scale del palazzo della Saint Gobain e sono ricevuti dal presidente reggente della Provincia Silvio Lavornia e dal capogruppo di Forza Italia Francesco Bortone.

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E’ presente anche il dirigente Paolo Madonna. Il sostituto di Di Costanzo lancia la sua promessa: “se nell’arco di dieci giorni questa questione non si risolve porterò le chiavi della scuola a Renzi”. I toni cominciano a salire quando Madonna svela qualche retroscena sul movente che avrebbe causato il provvedimento dell’ASL. Tempo fa la Società Terra di Lavoro ha effettuato i controlli all’impianto e non ha rilevato nulla di anomalo. Successivamente è arrivata una “segnalazione” e dal successivo riscontro è stato verificato che l’impianto elettrico della scuola era stato sabotato.

 

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Le responsabilità potrebbero essere addossate agli studenti o qualcuno che aveva interesse – ecco il motivo della probabile “denuncia anonima” – a ritardare e sospendere le attività scolastiche. Ovviamente i professori hanno cercato di giustificare gli studenti ed a quel punto è stata più che illuminata la considerazione del professore Lugni: un albero che cade fa rumore, una foresta che cresce non si sente… Alla fine comunque tutto è rientrato nella normalità con la Provincia che ora cercherà di sbloccare quanto prima la situazione cercando di bypassare i cavilli burocratici relativi alla denuncia presentata. Nel contempo la preside Nocerino è intenzionata a chiedere ospitalità all’attiguo Istituto Diaz per ridurre al minimo i disagi degli studenti.

Katia Prisco

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