Le due iniziative pubbliche in Campania di Matteo Renzi a sostegno del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 si sono tenute sabato 19 novembre prima a Benevento verso le ore 15.00 al Teatro Massimo in via Giovan Battista Perasso e poi a Caserta dove l’evento era previsto, secondo programma, per le ore 17 presso il teatro comunale in via Mazzini.
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Invece il Presidente del Consiglio è arrivato intorno alle ore 18,00. E mentre all’interno del teatro, davanti agli amministratori di Terra di Lavoro presenti, alle istituzioni ed ai sostenitori del “SI” il premier faceva la sua propaganda elettorale, all’esterno si accendevano alcune contestazioni: prima con una rappresentanza dei commercianti del centro di Caserta, con tanto di striscioni, per dire NO alla Ztl che a parer loro “sta danneggiando l’economia locale”, chiedendone l’immediata abolizione e un’introduzione di servizi che rendano migliore la mobilità cittadina.
Dopo le 18 sono scesi in campo gli studenti che con Luca Barbieri, uno degli organizzatori del corteo studentesco del 18 novembre, hanno cercato un dialogo con il premier per chiedere risposte e soluzioni su un tema attuale “molto caldo”: la possibile chiusura delle scuole nella provincia di Caserta per mancanza di fondi.
Purtroppo i ragazzi sono stati allontanati dalle forze dell’ordine, continuando così la loro protesta nella parallela via Ferrante.
Nel frattempo si sono accese altre contestazioni, con tanto di megafono, tra alcuni dei Rappresentanti del bacino di crisi disoccupati da tempo in attesa di risposte e soluzioni sul loro futuro, i quali hanno espresso la loro forte volontà di dire NO al referendum per contestare questo governo.
Diverse sono state anche le lamentele dei cittadini e residenti che, bloccati dal cordone dei carabinieri, sono stati costretti a deviare il loro percorso o ad esibire documenti per accedere alle proprie abitazioni
Dunque una Caserta blindata con le forze dell’ordine in tenuta antisommossa che hanno impedito ai manifestanti di giungere fin al Teatro Comunale, per dialogare con il Premier.
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Anche ad alcuni giornalisti è stato vietato l’ingresso al Teatro: infatti si sono lamentati di non aver potuto ascoltare le parole del premier e dei sostenitori del SI non potendo così svolgere il loro lavoro.
Renzi è andato via alle 19.30, senza aver dato la possibilità ai cittadini e ai giornalisti di confrontarsi con lui, lasciando amarezza nei presenti.