Dopo la pioggia, romanzo di esordio di Antonio Rapacciuolo

1943. Luca è un diciottenne bolognese. Ha due grandi amori, Silvia e i volumi della libreria di suo padre. Divora di tutto, libri d’avventura, classici greci e latini, poesie.
«Raccontami una storia», gli chiede Silvia di continuo, con occhi trasognati. Ma la guerra incombe, con il suo carico di orrori e devastazioni. Inevitabilmente le strade dei due ragazzi si separano. Solo una promessa rimane a legare i loro destini: «Scriverò una poesia per te».
2016. Paolo è un trentenne napoletano. Di buona famiglia, ha un lavoro
da giornalista. Eternamente insicuro e indeciso, sogna di fare lo scrittore senza riuscire a concludere un romanzo. Due vite. Due mondi. Così distanti, così diversi. Ma le poesie di Luca viaggiano nello spazio e nel tempo, trascinate da un amore che non avrà mai fine. Toccherà a Paolo e ai suoi amici Max e Giulia ricomporre le trame che esse hanno disegnato, fino all’inatteso epilogo.

Dopo la pioggia racconta la storia di Luca, diciottenne bolognese nel 1943, ma allo stesso tempo di Paolo, un trentenne napoletano che vive ai giorni nostri. Due storie differenti che si sviluppano su due binari temporari paralleli destinati a incontrarsi dando un senso tutto nuovo alle vicende dei protagonisti. Un romanzo che, pur nascendo come storico, cela al suo interno molto di più, infatti nascoste tra le pagine vi è l’amore, l’amicizia, il viaggio, l’avventura e persino momenti di pura poesia. Un mix unico in grado di rendere la lettura avvincente. Nonostante Dopo la pioggia sia il romanzo di esordio di Antonio Rapacciuolo, l’autore è riuscito magistralmente a districarsi e a incastrare perfettamente le storie di Luca e Paolo che seppure così distanti, in realtà sono estremamente vicini. Una lettura decisamente da consigliare agli amanti del genere, sicura che non riusciranno a smettere di leggere una volta iniziato.