“In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c’è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull’intreccio tra sessualità e politica. Quello che l’ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.”
Considerato ormai un classico, Il racconto dell’ancella della visionaria Margaret Atwood si colloca in una tradizione di romanzi ben consapevoli della propria portata. Una storia che affascina, ma allo stesso tempo spaventa perché quello che viene descritto è qualcosa che potrebbe, nella peggiore delle ipotesi possibili, davvero accadere. Un romanzo di denuncia, di allarme, che vuole mettere in guardia il lettore che capisce e allo stesso tempo teme ciò che gli viene narrato. La storia di Difred, un tempo June, è una storia tra le tante che mette in luce la paura, la disperazione e a volte persino la rassegnazione di una donna che vorrebbe tanto la libertà perduta, ma che non riesce a trovare un modo per ottenerla. Costantemente sotto controllo non riesce a far a meno di recitare la parte dell’ancella perfetta, ma non sarà sempre così. Tra la paura di essere venduta da qualche Occhio (le spie di quella società) e tra il timore della famiglia a cui è stata affidata si trova a dover essere costantemente in guardia, anche se, inaspettatamente, riesce a ritagliarsi dei piccoli e brevi spazi di libertà.
Un romanzo crudo, ma che vale decisamente la pena leggere anche se con un finale decisamente insolito.
Inoltre, Il racconto dell’ancella è divenuto nel 2017 l’oggetto di una nuova serie televisiva The Handmaid’s Tale (titolo originale del libro) ideata da Bruce Miller che vede nei panni della protagonista Difred (che in inglese si chiama Offred) l’attrice Elisabeth Moss (in foto). La serie ha riscosso notevole successo, nonostante le scene di forte impatto, infatti si parla della conferma di un ulteriore stagione, la terza.