“Ho trovato la moglie ideale per mio marito”, è questo l’incipit che lascia subito spiazzato il lettore. Una frase che sembra assurda, quasi un paradosso, ma che è un segnale di quello che poche pagine dopo sarà chiaro a tutti. Abby Fabiaschi, infatti, con Il nostro tempo nel mondo, racconta la storia di una famiglia, di quello che era e di quello che è rimasto dopo la morte, il suicidio, di Maddy (moglie e madre), unico e vero collante.
Maddy aveva una vita serena. Era una moglie amorevole e una madre meravigliosa, il pilastro della famiglia. O almeno così credevano Brady, il marito, ed Eve, la figlia, prima che Maddy si gettasse dal tetto della biblioteca. Adesso, nessuno dei due sa cosa pensare. E poi Brady non ha idea di come mandare avanti una casa, né tantomeno come comunicare con la figlia adolescente. Anche per Eve non è facile avvicinarsi al padre e nemmeno convivere col senso di colpa per tutte le volte in cui, per egoismo o superficialità, non ha dimostrato alla madre l’affetto che meritava. Eppure Brady ed Eve non sono soli: Maddy è ancora lì, accanto a loro, e non ha perso un briciolo della sua vitalità e caparbietà. E anche del suo senso pratico: quello non è certo il momento di piangersi addosso e naufragare nei rimpianti. Meglio agire e indirizzare in qualche modo i suoi familiari. E così si sforza d’introdurre nella loro vita Rory, una dolce e sorridente maestra elementare, che Maddy spera possa diventare una buona amica per Eve e una nuova moglie per Brady. In effetti, grazie all’influenza benefica di Rory, a poco a poco Brady ed Eve imparano a farsi forza a vicenda e, insieme, troveranno il coraggio di cercare le risposte alle domande che li tormentano. Scoprendo che, a volte, la verità è molto più sorprendente di quanto non ci si aspetti…
Ripensando al titolo e ripensando all’incipit stesso possiamo ben capire che l’autrice, nonostante alle prime armi, ci avesse dato tutti gli indizi per capire al volo cosa stesse succedendo. La struttura corale del romanzo – ogni capitolo ha tre punti di vista, uno per ogni membro della famiglia – ci aiuta a capire i diversi punti di vista, le paure, i desideri, il modo di affrontare la loro nuova vita. Di particolare interesse sono senz’altro le parti di Maddy. Il lettore è spinto a chiedersi il perché del suo desiderio, espresso sin da subito, di trovare una nuova moglie e una nuova madre per i suoi cari. Questa domanda troverà risposta nel corso del libro, lasciando spiazzati la maggior parte dei lettori (anche se, probabilmente, un lettore molto attento riuscirà a prevedere anticipatamente il colpo di scena) che scopriranno anche il perché di un gesto così improvviso e, per molti, assurdo.
Il nostro tempo nel mondo è un libro che fa riflettere, che ci dà la possibilità di immergerci in un vissuto tutt’altro che facile avendo davanti molteplici punti di vista. È una storia che si lascia ricordare e che, probabilmente, aiuta a crescere, che ci arricchisce. Di sicuro Maddy non potrà più avere un lieto fine, ma, forse, il suo sacrificio sarà servito per aiutare, in una maniera del tutto insolita, la sua famiglia a crescere e stare bene, nonostante tutto.