Maddaloni. Il monito della CISL sui furbetti dell’ASL: valutare caso per caso

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Sulla grave situazione determinatasi al distretto sanitario di Maddaloni, che ha visto coinvolti nove dipendenti nella ormai nota vicenda denominata  dei “furbetti del marcatempo”, la Segreteria provinciale della Cisl Funzione Pubblica di Caserta, nella persona del suo segretario generale Nicola Cristiani, è oltremodo irritata e al contempo amareggiata, soprattutto in considerazione della ricaduta negativa sull’immagine dell’intero corpo dipendenti della pubblica amministrazione .

“Nonostante come organizzazione sindacale  – spiega Nicola Cristiani – abbiamo fatto opera di sensibilizzazione, nelle assemblee, sui luoghi di lavoro, nelle riunioni dei quadri dirigenti, per rinforzare nei lavoratori il senso di responsabilità, è purtroppo evidente che la grave superficialità di alcuni va a ledere tutto il pubblico servizio e in più, quei milioni di dipendenti onesti che ogni giorno stanno sul posto di lavoro con enormi sacrifici. Infatti, non dimentichiamo come in provincia di Caserta in particolare, vi siano enormi carenze di personale, tecnologie, strutturali ed economiche che sicuramente non agevolano il lavoro ed i lavoratori. Va pur detto che sono ormai sette anni che non vengono rinnovati i contratti ed alcune fasce di retribuzione rasentano la media fascia sociale di povertà.Ciò premesso per il caso di Maddaloni non vi sono giustificazioni, i protagonisti dell’addebito vanno puniti e assolutamente vanno avviate tutte le procedure previste dal CCNL per la verifica individuale dei reati commessi, questo anche per evitare un futuro contenzioso da parte dei lavoratori coinvolti”.

Il punto su cui però maggiormente si sofferma il sindacato e la Cisl Fp nello specifico è la superficialità da parte dell’amministrazione e della dirigenza del distretto di Maddaloni nell’esercitare un adeguato controllo del personale. Ribadiamo con forza il peso delle responsabilità di chi ha sbagliato ma qualche domanda sull’opera di monitoraggio da parte dell’amministrazione aziendale dobbiamo pur farcela.

I lavoratori saranno puniti e devono pagare a seconda della gravità del reato, ma nella macchina pubblica deve assolutamente cambiare qualcosa in materia di normativa sul controllo del personale. Vanno necessariamente riviste le norme dei contratti nazionali di lavoro relativamente alle responsabilità sulle azioni di controllo delle risorse umane da parte delle amministrazioni dello Stato.