Mio padre in una scatola da scarpe. Domani al tennis club Caserta il libro anticamorra di Giulio Cavalli

CASERTA – «Diceva Michele che ci sono calli che fanno belli, mali passati che diventano tesori e morti che in un istante diventano vivi, vivissimi, da raccontare di continuo. Domeniche incluse». Lo racconta Giulio Cavalli nel romanzo Mio padre in una scatola da scarpe, una storia di verità. Una verità scomoda al potere marcio della mafia. Una verità che sceglie di non abbassarsi perché ha le spalle dritte e le mani forti.

Giulio Cavalli è un autore teatrale, scrittore e giornalista che ha scelto di scrivere, recitare e raccontare le sue storie per denunciare la criminalità organizzata. «Diceva Michele Landa…», il metronotte ammazzato il 6 settembre 2006 alle 4 del mattino a colpi di pistola, e poi bruciato nella macchina di servizio a Mondragone. Diceva Michele, un uomo giusto. Troppo rispettoso e onesto, quasi timido, e poco impaurito per vivere nella terra del prepotere.

Michele, Massimiliano, e Rosalba detta la silenziosa, soli nella rivoluzione eroica delle piccole cose. Silenziosi sì, invisibili no. Come lo sguardo di Massimiliano, «lo sguardo di rivolta più rivoltoso degli ultimi anni», e la fuga disperata dalla festa di tutte le feste: la processione. Che poi era una fuga da quel paese che timbra la gente in piazza come le bestie, che legittima un prepotere che inquina da dentro, e dal quel silenzio sporco di nascondimenti e omertoso di paura.

Michele Landa non è morto, l’hanno ammazzato. Che è diverso. E molti hanno taciuto. Perché era un eroe civile. Uno di quelli che non spettacolarizza la lotta, ma combatte tutti i giorni con coraggio e verità, con devozione quasi ridicola per gli altri. Quelli ammaestrati, gli schiavi della prevaricazione. Questa è una storia che deve essere ricordata.

Per questo Giulio Cavalli sarà a Caserta. L’incontro si terrà al Tennis Club Caserta in via Laviano alle ore 18.00 di domani, sabato 5 marzo. Modera l’incontro la giovane critica Natalina Rossi, letture a cura degli attori del Teatro Stabile di Innovazione della Città di Caserta – Fabbrica Wojtyla. Seguirà un buffet con lo scrittore per un confronto vero sui temi del libro. Una bella occasione per smettere di «pensare in fila indiana con il coraggio di una gita delle scuole elementari».