CASERTA – Nasce FestBook a Caserta. Un meticciato di cultura, musica, idee, laboratori, giovani, studenti, teatro, clip e tanto altro. Il cantiere di un nuovo festival culturale tutto per Caserta, da costruire con i casertani e per tutta Italia. Il primo appuntamento di FestBook è per domenica 3 luglio a Casertavecchia, nella cattedrale medievale di San Michele Arcangelo, alle 19, mentre all’esterno comincerà a muoversi la seconda stupenda giornata del “RadiciFest”, manifestazione gemellata con FestBook. Sarà una preview del “meticciato” vero e proprio che si terrà nel 2017 in tutta la città di Caserta. L’idea è quella di condividerlo con i cittadini casertani e costruirlo insieme con loro. “Perciò partecipate tutti e partecipate in tanti. Ne parleremo e lo costruiremo insieme – spiega il coordinatore Luigi Ferraiuolo – E’ un festival culturale che parte dal basso, che cerca di far nascere negli stessi casertani l’esigenza di una grande manifestazione di idee, riflessione, sogni. E’ una impresa difficile, mai provata da altri in realtà, ma Caserta, il Sud, devono provarci. E’ il sogno di far vivere un’intera città grazie alle idee e alla cultura per quattro giorni il prossimo anno”. Nella preview di FestBook, ne sono previste almeno tre per promuovere il festival, ci sarà una lectio cantata sull’età di mezzo: «Il MedioEvo a Sud di Casa Hirta» con una lezione di #Francesco Storti, uno dei grandi medievisti italiani, accompagnato dalle musiche antiche di #Alessandro De Carolis – che insieme con Luigi Ferraiuolo, Raffaele Cutillo, don Nicola Buffolano, Pierluigi Cicia, Marco Miggiano e Lucia Monaco – racconterà il nostro tempo in maniera pop, partendo dal medioevo, il nostro grande padre; e poi ci spiegherà il presente.
«Al di là del tempo storico, la città medioevale ha in sé l’essenza della più avanzata ricerca contemporanea – spiega l’architetto Cutillo – Integrata nelle funzioni abitare/produrre/rappresentare, democratica per ridotta presenza monumentale, organica per forma urbis assecondante il paesaggio, condivisa per il carattere civico degli spazi collettivi, individuabile nella totalità percettiva e non per singolarità iconica di parti, il suo modello sopravanza il fallimento di alcuni esperimenti del Moderno».
La lectio servirà anche ad alimentare il dibattito stesso su «FestBook»: come lo vogliamo, dove e come farlo muovere, come coinvolgerci ed essere consapevoli di fare cultura. «E’ un tentativo – sottolinea Lucia Monaco, docente di Storia del Diritto Romano all’Università Luigi Vanvitelli – di far nascere a Caserta un punto di riferimento culturale condiviso dalla gente per tutta Italia. Alimenteranno il dibattito sulle idee e il meticciato che il festival vuole realizzare a Caserta, con un respiro internazionale».