Primo giorno di domande REI al Comune di Caserta, poca chiarezza e troppa confusione

CASERTA – Primo giorno, ieri, di consegna per le richieste del Reddito di Inclusione (Rei) al Comune di Caserta. Che la prospettiva non sia delle migliori ce lo dice già l’usciere del complesso ex Caserma Sacchi: «volete sapere dove si consegnano le domande? Uscite in cortile, girate a destra, poi girate a sinistra e trovate il Calvario delle donne». Siamo a Natale, non a Pasqua, ma il senso è reso bene.

La fila c’è ed è anche tanta. Una fila sprecata – tra commenti ad alta voce e critiche evidenti alla sportellista che, forse non per colpa sua, sa poco e niente – mentre l’ufficio che dovrebbe accettare le domande è chiuso – processa solo 20 richieste la mattina e 10 il pomeriggio, come recita il cartello – ed il front office per le informazioni oltre a spiegare cosa allegare alla domanda, continua ad accettare domande che saranno messe in coda a partire da giovedì.

È solo il primo giorno e tutto sa già di caos. Lo sportello informazioni chiosa ogni richiesta con un «andate al Caf» mentre su tutto vige il mistero del DSU (alias Dichiarazione Sostitutiva Unica, integrazione dell’ISEE) che nessuno sa cos’è (nemmeno al Comune), i Caf si sono trovati spiazzati ed un cartello recita di scaricare la modulistica sul sito del Ministero del Lavoro. Sul sito, ad essere sinceri, ci siamo andati anche noi… ma la modulistica (nascosta chissà dove) compare solo dopo averla cercata su Google… misteri ministeriali.

Dal canto loro, da alcuni Caf, riceviamo una segnalazione. Sono molti i pensionati che si stanno rivolgendo al Comune di Caserta per il Rei. Peccato che il provvedimento legislativo non preveda, al momento, l’accesso al Reddito di Inclusione per questa categoria. Il risultato? Uffici intasati e richieste depositate che ruberanno tempo e spazio a chi ne ha davvero diritto.

La soluzione a tutto questo è, ovviamente, duplice. Innanzitutto ampliare i giorni ed il numero di domande presentabili. Abbiamo già fatto statistica in un precedente articolo (leggi) e l’amministrazione di una città con 78.000 abitanti non può processare solo 60 domande Rei alla settimana. Contemporaneamente, è necessario formare gli operatori, lasciare tutto nelle mani di una semplice dipendente poco informata – che, siamo sicuri, era lì semplicemente perché le è stato detto di esserci, senza istruzioni chiare – è tra il limite dell’inaccettabile e del folle. Dove sono il sindaco Marino e l’assessore preposto? Dov’è l’opposizione casertana davanti a questa ridicola situazione?

Tutto tace… probabilmente sono anche loro sul sito del Ministero del Lavoro a cercare di scaricare i moduli.