Tutto pronto al Teatro Comunale di Caserta, presentata la stagione 2016/17

CASERTA – È stato presentato mercoledì il nuovo cartellone del Teatro Comunale «Costantino Parravano» di Caserta per la stagione2016/17. Presenti il sindaco della città di Caserta, Carlo Marino, ed il direttore del Teatro Pubblico Campano, Alfredo Balsamo.

È stato proprio il direttore del CTP a presentare il cartellone. Il programma Grande Teatro si apre con il nuovo spettacolo di Vincenzo Salemme, Una festa esagerata, in scena dall’11 al 13 novembre. Non solo teatro, poi, ma, per la prima volta in cartellone, anche la danza con la Carmen interpretata dal Balletto del Sud dal 18 al 20 novembre.

In cartellone anche Biagio Izzo con Bello di papà – dal 2 al 4 dicembre – e Rocco Papaleo insieme a Giovanni Esposito in Buena onda, dal 16 al 18 dicembre. Debutto nazionale per Laura Morante in La Locandiera B&B, particolare adattamento da Goldoni, in scena dal 13 al 15 gennaio. Arriva al Comunale anche Massimo Ranieri con Caffè del porto, spettacolo legato al mondo dell’emigrazione italiana in America Latina, con testi da Raffaele Viviani.

Daniele Russo ed Elisabetta Valgoi portano in scena Qualcuno volò sul nido del cuculo, spettacolo tratto dal famoso film, adattato dalla regia di Alessandro Gassman, dal 3 al 5 febbraio. Raoul Bova e Chiara Santini, interpreti di grande esperienza cinematografica ma con una nascita tutta teatrale, si proprongono al pubblico con Due, dal 10 al 12 febbraio.

La magia di Shakespeare arriva al Teatro Comunale dal 10 al 12 marzo attraverso la voce di due grandi interpreti napoletani, Lello Arena ed Isa Danieli in Sogno di una notte mezza estate, nella riscrittura di Ruggiero Cappuccio. Chiude questa parte del programma Il sorpasso, Giuseppe Zeno reinterpreta il celebre film di Dino Risi dal 31 marzo al 2 aprile.

Tornano anche quest’anno i Percorsi Partenopei, quattro spettacoli per portare in scena il meglio della drammaturgia napoletana classica e contemporanea. Apre Tato Russo in Cafè chantant, riproposta scarpettiana in chiave moderna il 18 e 19 febbraio.

Dopo il successo cinematografico, Alessandro Siani porta a teatro Troppo Napoletano – il musical, work in progress di Siani accolto dal CTP ed in scena il 4 e 5 marzo. Maria Nazionale, grande voce di Napoli, sarà a Caserta il 25 e 26 marzo con Canto d’Autore. Chiude la mini-stagione Carlo Buccirosso dal 21 al 23 aprile con Il pomo della discordia, spettacolo ancora in realizzazione ma che non deluderà.

Nuove occasioni teatrali arrivano al Comunale con il percorso Teatro Civile. Il primo dei tre spettacoli in cartellone vede protagonista Moni Ovadia nel suo celeberrimo Cabaret Yiddish in data unica il 16 gennaio. Il 24 gennaio è la volta di Carlo Cecchi ne Il lavoro di vivere. Chiude il 20 febbraio Ottavia Piccolo in Enigma – niente significa una cosa sola di Stefano Massini, nuovo direttore del Piccolo di Milano,

Come nelle precedenti stagioni – sottolinea il direttore Balsamo – saranno confermati gli incontri degli artisti con il pubblico del sabato pomeriggio, opportunità fortemente voluta per avvicinare gli spettatori alla grande umanità degli artisti in scena.

                Nel suo saluto, il sindaco della città di Caserta ha sottolineato quanto la presentazione di ogni nuova stagione sia un momento importante per la città. All’ultima, appassionante stagione ne segue un’altra da vivere con piacere perché adatta a tanti pubblici diversi. È anche l’occasione per rivolgere un invito, quello di rimuovere il senso di freddezza che negli ultimi anni ha circondato il Teatro Comunale, ridonandolo alla città e facendo dei suoi spazi degli spazi di vera cultura e vero confronto. Non solo luogo di piacere e di svago ma anche di costruzione, vera agorà e volano per la costruzione di una nuova linfa culturale della città, luogo giornaliero della quotidiana vira della città, casa del lavoro e della cultura.

La città – ha affermato Marino – vive una ricca stagione di borghesia culturale che critica ma che non propone una alternativa culturale ai giovani. Si potrebbe far, così, del teatro un luogo di discussione e di critica, vero luogo in cui la proposta possa farsi voce dei bisogni della res publica attraverso la partecipazione attiva dei cittadini. Il teatro dovrà, inoltre, poter essere al centro delle attenzione di una città con vocazioni turistiche, offrendo i suoi biglietti anche fuori dalla città e creando sinergie con associazioni di albergatori,  commercianti e di categoria.