Il rogo di Baia Domizia. La denuncia di FareAmbiente: “Manca ancora una piena coscienza civica”

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Neanche Baia Domizia, meta da anni di migliaia di turisti provenienti da tutta Europa, è stata risparmiata dall’ignoranza, dalla superficialità e dalla totale assenza di una coscienza ambientale. Proprio l’altra mattina infatti in Via dell’Erica, zona centralissima e prettamente residenziale, è stato appiccato un rogo avente ad oggetto solventi, materie plastiche, vernici e addirittura un wc. A segnalarlo alle autorità competenti è stato il coordinatore cittadino del laboratorio Fareambiente Santa Maria Capua Vetere, Alfredo Emanuele Di Bello, nonchè uno dei referenti del settore giovanile nazionale, svegliato dall’odore acre sprigionato dalla combustione dei predetti materiali che in poco tempo si è diffuso in tutta l’area, provocando non pochi dosati ai residenti.

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“La mattina – afferma Di Bello – a Baia Domizia siamo abituati ad essere svegliati dal fruscio della brezza del mare, dal canto degli uccelli e soprattutto dall’intenso profumo della pineta più estesa del Mediterraneo, esempio naturale ed ancora incontaminato della macchia mediterranea autoctona”. Lo stesso Di Bello continua affermando che è stata solo la fortuna ad evitare che il rogo si estendesse sia alla pineta limitrofa che alle adiacenti abitazioni, perché il gesto scellerato di qualche singolo individuo, avrebbe potuto causare davvero una catastrofe più grave. Interviene poi sulla questione il coordinatore provinciale di Caserta, dottor Gennaro Caserta, il quale ha dichiarato.

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“Mai in anni di attività associativa, abbiamo assistito a eventi simile su Baia Domizia perla indiscussa del nostro litorale”. Infine il Movimento Ecologista Europeo, FareAmbiente rivolge un accorato appello alle istituzioni competenti , affinché non sia abbassata la guardia da questo fantastico litorale che da troppi anni, nonostante le sue tangibili potenzialità geomorfologiche e naturalistiche, è stato per molto tempo lasciato alle proprie sorti, e per evitare che questi scempi si riverifichino, infatti potrebbe essere opportuno che gli amministratori dei comuni rivieraschi possano adottare appositi sistemi di video sorveglianza e/o di vigilanza in modo che questi “mezzi antropici” possano fungere da deterrente per coloro che non hanno una coscienza ed un’educazione adeguata, tali da evitare alla base tali comportamenti. Speriamo che eventi incresciosi come questi non si ripetano più e che le autorità competenti possano individuare i responsabili e consegnarli alle autorità, perchè la nostra terra è martoriata da troppo tempo, cerchiamo di non rovinare autolesionisticamente le ultime perle rimaste di Campania Felix, invidiataci da millenni da tutte le civiltà” .

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