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E’ da qualche giorno che nella città di Santa Maria Capua Vetere, a pochi passi dall’area mercato, è comparso il tendone di uno dei più famosi circhi italiani. Quel tendone che negli anni novanta avrebbe provocato soltanto felicità negli occhi dei bambini e dei loro genitori, felici di poter trascorrere insieme una serata diversa, all’insegna del divertimento. Nel 2016 qualcosa è cambiato tanto che il circo equestre sta vivendo un periodo di crisi. Difatti, nel corso degli anni, si sono diffuse sempre più spesso notizie riguardo alle tecniche di addestramento degli animali che prendono parte agli spettacoli, e moltissime persone, non condividendo le pratiche, hanno deciso di non varcare più la soglia del circo.
[the_ad id=”13219″] Su un gruppo facebook molto seguito della città del Foro si è scatenato un vero e proprio dibattito sulla questione: gli utenti si sono divisi tra chi giudica vergognose le pratiche del circo e non lo vorrebbe in città, e chi invece trova esagerata la convinzione che gli spettacoli equestri siano qualcosa da evitare.
La normativa nazionale attualmente vigente non consente di vietare la presenza di una attività circense con gli animali in un comune. Tuttavia i sammaritani non sono né i primi né gli unici cittadini a lamentarsi dello spettacolo itinerante: pochi giorni fa gli abitanti di Certaldo in provincia di Firenze (la famosa città di cui era nativo Boccaccio) si sono ribellati alla presenza del circo con gli animali, e il sindaco della città si è schierato dalla parte dei cittadini.
Rossella Papale
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