Anche in Campania vengono “decurtati” i debiti di Banche ed Equitalia, sino all’80%.
E’ quanto stabilito dalla decisione del Tribunale di Nocera Inferiore (SA), cron. 3185/2017, commentata ieri ad un seminario tematico dall’Avv. Cristiano Ceriello, Presidente dell’Associazione “Difesa Consumatori e Contribuenti”, dal Rag. Alberto Montoro, Responsabile per l’Associazione dei Debiti da Sovraindebitamento dei Consumatori e dall’Avv. Antonio Granato.
Con il pioneristico provvedimento del 30 novembre 2017 emesso dal Giudice Nocerino, Dott. Mario Fucito, per i consumatori campani si aprono le “porte” alla possibilità di poter ristrutturare i propri debiti e, appunto, di poter ridurre gravi indebitamenti dovuti dalla crisi economica.
LA STORIA: Circa un anno fa, il sig. D.G. si rivolgeva all’Associazione Difesa Consumatori e Contribuenti per tentare di salvare i propri immobili e famiglia dalla stretta dei debiti che, nel tempo, aveva contratto con Banche, Finanziarie ed Equitalia. I consulenti dell’associazione si occupavano del caso ed, in particolare, il Rag. Montoro stilava per i legali quale consulente tecnico un piano di ristrutturazione dei debiti che, poi, veniva pienamente accolto dal Tribunale Civile di Nocera Inferiore, il quale omologava lo scorso 30 Novembre il piano di esdebitamento del consumatore che otteneva una decurtazione dei debiti dal 50 all’80 %.
Un svolta importante, ha commentato l’Avv. Ceriello: “soprattutto in Campania dove sinora i Tribunali sembrano ancora “timidi” nel voler applicare appieno le potenzialità della Legge 3 del 2012. La cosiddetta anti-suicidi o salva-suicidi, infatti, fù pensata in piena crisi economica ed in un grave momento storico in cui piccoli imprenditori e consumatori arrivarono a gesti estremi (ecco perché salva-suicidi), appunto per offrire la possibilità di “decurtare” debiti incolmabili e ritornare alla vita di tutti i giorni”.
Requisiti fondamentali: – la meritevolezza, e cioè che il debitore non abbia contratto debiti negligentemente; – lo stato di indebitamento permanente nonchè la possibilità di proporre un piano di ristrutturazione concreto. Nella procedura si differenziano il Piano del Consumatore, per i soli debiti contratti appunto quale consumatore, ed il Piano di composizione della crisi previsto per debiti da piccole imprese. Pochi sinora i reali pronunciamenti in Italia e, va detto, non sempre così favorevoli ai consumatori.
In Campania sinora solo Difesa Consumatori e Contribuenti, ha sottolineato il Rag. Montoro, sta curando almeno una ventina di casi, tutt’ora pendenti su diversi Fori della Regione. Ciò, augurandosi come la decisione del Tribunale di Nocera faccia da “stimolo” ed “apripista” a salvare le tasche di consumatori e le attività di aziende medio-piccole, offrendo un’ulteriore possibilità di uscire dalla crisi che attanaglia ancora famiglie e piccole imprese.