Limatola, Cittadino positivo al Covid-19 querelato dal sindaco.

Limatola. “Nei giorni scorsi si e’ scritta un’ altra brutta pagina per la comunità Limatolese. – dichiara il Comitato Civico Salviamo Limatola – Il sindaco Domenico Parisi ha querelato un cittadino malato di Covid-19 che aveva manifestato attraverso un post su Facebook lo sdegno per la mancanza di aiuti, morali e materiali, durante la sua quarantena durata tre settimane. Il cittadino in questione un 53enne residence a Limatola Alois Biagio che e’ forse il primo in Italia a ricevere una querela anziché  i dovuti aiuti indispensabili per chi viene colpito da questo, talvolta, letale virus, lamentandosi anche del fatto che non aveva ricevuto da parte dell’ ente comunale nessuna comunicazione. Nei fatti, a suo dire, il cittadino contestava al sindaco il poco impegno per la delicata gestione dei positivi al covid-19 a fronte di altre cose, certamente importanti, ma che, visto il periodo che attraversiamo, passano oggi in secondo piano. Il sindaco infatti in un comunicato stampa aveva sbandierato il via libera al progetto di installazioni di un impianto di video sorveglianza per la sicurezza dei cittadini. Al querelato questo forse non era andato giù e aveva portato come termine di paragone l’ impegno di altri sindaci di comuni limitrofi a Limatola. Tutto sembra così surreale in un periodo così drammatico per l’ intera nazione”.

Ecco il post del signor Alois

‘Sono Biagio Alois, abito a Limatola in prov. di Benevento di anni 53. Purtroppo per me e per chi mi sta vicino sono stato colpito dal Covid-19. Agli inizi della seconda decade di novembre u.s. incominciai ad avere i primi sintomi, prima tosse e mal di testa, prontamente mi isolai in una stanza della mia casa in modo da evitare contatti con mia moglie e i miei figli e mi feci fare un tampone veloce comprato presso la farmacia del mio paese. A questo primo test sono risultato positivo, subito avvisai il medico di base che si attivó ed ebbi tramite lui la prenotazione al tampone Asl di Benevento. Intanto avvertivo anche altri sintomi come la febbre, e dietro prescrizione medica presi diversi medicinaii tra antibiotici e cortisone. A distanza di diversi giorni e precisamente il 23 novembre mi recai, per effettuare detto test, a Sant’ Agata dei Goti presso il locale ospedale unitamente ai miei familiari, ma in auto diverse. Qualche giorno dopo e precisamente il 25 novembre ricevetti dall’ Asl di Benevento l’ sms dove la stessa Asl mi invitava a collegarmi sulla piattaforma regionale Sinfonia Covid e cosi accertai la mia positivity al Covid-19. Nel frattempo ero stato sempre isolato in una stanza non avendo contatti con nessuno tanto meno con i miei familiari. Cosi il giorno 2 dicembre mi recai, dopo prenotazione all’ Asl di Benevento di nuovo presso l’ospedale di Sant’ Agata dei Goti ed effettuai il secondo tampone dal quale risultai negativo. Durante tutti i miei giorni passati in quarantena nessuno mi ha mai notificato nulla e cosi preso dallo sdegno postai su Facebook un post in cui mettevo in evidenza che nessuna autorità  comunale mi era stata di aiuto. Per tutta risposta il sindaco del mio paese ha pensato bene di querelarmi. Credo francamente di essere, mio malgrado, il primo cittadino in Italia malato di Covid querelato per aver pubblicamente manifestato come spesso le istituzioni sono latenti su una problematica cosi’ seria’.