Rubano armi in Emilia, arrestati a Marcianise

Una complessa operazione dei Carabinieri ha portato all’individuazione di tre albanesi

In data 11 febbraio 2016, i Carabinieri della Compagnia di Marcianise hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di tre cittadini di nazionalità albanese per i reati, commessi in concorso fra di loro, di ricettazione, detenzione illegale di numerose armi da fuoco e resistenza a pubblico ufficiale. I tre, in data 12 gennaio 2016, erano riusciti a sottrarsi ad un posto di blocco predisposto dai carabinieri su strada, lungo la S.P. 265 Marcianise-Maddaloni. Nella circostanza, i tre, mentre viaggiavano a bordo di una Citroen Picasso -risultata intestata ad una società inesistente – avevano omesso di fermarsi all’alt imposto dalla pattuglia dei carabinieri e, dopo aver effettuato un tentativo di speronamento, si davano a precipitosa fuga, innescando un inseguimento che si protraeva per circa 2 Km, terminato nelle campagne di Maddaloni, ove i soggetti, abbandonato il veicolo, fuggivano a piedi facendo perdere le loro tracce. Dall’ispezione del veicolo emergeva che nel vano bagagliaio erano allocati 6 fucili, armi comuni da fuoco, risultati compendio di furto in abitazione perpetrato il 6 gennaio in provincia di Bologna. Nei confronti dei citati albanesi veniva immediatamente emesso decreto di fermo dalla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere, che non poteva essere eseguito, per l’irreperibilità degli indagati. Le attività di ricerca nei luoghi solitamente frequentati dai tre soggetti venivano svolte senza soluzione di continuità -con il metodo classico e con il ricorso a strumentazione tecnica- ed hanno consentito di individuare un’abitazione in Frignano, ove i soggetti erano stati ospitati da alcuni connazionali. Nel corso della notte dell’11 febbraio 2016, i Carabinieri della Compagnia di Marcianise procedevano alla esecuzione del fermo dei tre soggetti indiziati di delitto. All’interno dell’abitazione ove i soggetti sono stati trovati, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato strumenti idonei alla commissione di reati con il patrimonio e consistenti in dispositivi Jammer (disturbatori, neutralizzatori di microspie)