Nel corso di una perlustrazione del territorio, in località Airola nelle vicinanze del sottopasso in direzione Macello, la guardia giurata volontaria ambientale del Wwf Pasquale Gionti ha notato un cumulo di rifiuti. Un’intera cameretta era stata abbandonata in un terreno: prevalentemente mobili per bambini truciolato e solventi nocivi. Immediatamente Gionti si è attivato contattando la polizia municipale, che ha constatato lo stato dei luoghi, ed attivato Ecocar, la società che si occupa della raccolta rifiuti, per la rimozione e lo smaltimento.
Successivamente gli operatori Ecocar, sempre su segnalazione dello stesso Gionti, hanno raggiunto un altro sito ai margini della Provinciale 33, dove erano presenti abbandonate lastre di amianto che sono state rimosse. L’amianto viene rimosso e smaltito in discariche autorizzate e tecnicamente adatte ad accogliere questo pericoloso componente edile! Secondo la normativa vigente, i proprietari di immobili con amianto devono infatti provvedere alla sua manutenzione.
Il Wwf ha sottolineato la gravità dell’abbandono illecito di materiali, soprattutto per evitare che gli stessi vadano inceneriti, sviluppando tantissime sostanze tossiche per la salute pubblica.
Inoltre ha dichiarato che incentiverà la vigilanza, in modo da individuare i colpevoli di tali atti per poter comminare le giuste pene!
Molte associazioni e amministrazioni locali, si stanno avvalendo dell’utilizzo di app per avvicinare e sensibilizzare i cittadini, incentivandoli a segnalare la presenza di discariche illegali e richiedere l’intervento rapido degli enti preposti.
Legambiente, da qualche anno, ha promosso Gaia Observer, app e relativa piattaforma che consentono di collezionare informazioni georeferenziate sull’ambiente per segnalare, con foto, testo e posizione, discariche abusive, incendi, attività di bracconaggio. Inoltre, grazie all’Ecosportello Animali è possibile accedere alle informazioni relative alla fauna del luogo e avere contatti utili per soccorrere animali domestici o selvatici feriti o in difficoltà. Gaia Observer nasce dal progetto di Ricerca&Sviluppo denominato GTSProx ponendosi a disposizione gratuitamente della comunità scientifica sui suoi servizi base.
È stata costruita nei servizi base (Salva la Natura, Diario della Natura e Intorno a te) insieme a Legambiente e arricchita di contenuti utili a sviluppare differenti servizi per snellire e facilitare la partecipazione e il lavoro a tutti gli Enti pubblici e privati impegnati nella gestione del territorio per la tutela dell’ambiente e della salute (One Health).