San Nicola La Strada – Si è svolta nella mattinata di ieri 8 marzo, la conferenza dal titolo: “8 Marzo 2016, Giornata Internazionale della donna: Le donne campane nella storia di ieri e di oggi”, al Teatro Toscanini in via G. Leone organizzato dall’amministrazione comunale di San Nicola La Strada e curato magistralmente dalla prof.ssa Maria Natale, assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura e spettacolo. Al tavolo dei relatori tutte donne: oltre alla prof.ssa Natale, il capocommissario della squadra mobile della questura di Caserta, dott.ssa Marta Sabino; dott.ssa Enrica Romano, presidente dell’associazione “Mille Criste”; il consigliere del comune di San Nicola dott.ssa Alessia Tiscione. La moderazione della conferenza è stata affidata alla giornalista Laura Ferrante. Ospiti: le tanto giovani quanto brave attrici Elena Starace e Rosa Amoroso; i rappresentanti dell’Accademia Fumettisti e due artiste dell’AccademiaToscanini di San Nicola La Strada. Non sono mancati i saluti del sindaco Vito Marotta che per impegni istituzionali, ha lasciato poco dopo l’interessante seduta. Un programma variegato il cui pubblico attento ed interessato erano gli studenti delle quinte e della scuola media con le loro docenti. Dopo la presentazione della moderatrice è stata la dott.ssa Natale a prendere la parola che ha anche introdotto la visione di un video comprendendo una serie di spot pubblicitari con al centro l’uso dell’immagine femminile. Alla domanda della dottoressa Natale agli studenti cosa ne pensano di tale uso del corpo di una donna è emerso, dalle risposte, che questa è una campagna di marketing che funziona proprio perchè c’è la donna come oggetto.
Poi ha preso la parola il consigliere Tiscione che ha parlato del percorso politico da lei intrapreso e di come, a differenza del passato, le donne oggi, almeno secondo la propria esperienza, possano far parte di un importante progetto politico ed istituzionale. “Per fortuna faccio parte di un’amministrazione che ha grande considerazione delle donne, che spesso mi chiedono anche consigli”. Poi, ha spiegato di come invece in altre realtà non è sempre possibile. Alessia ha poi concluso il suo discorso incentivando le nuove generazioni presenti: “siate ambiziosi e cercate di realizzare i vostri sogni”. Il capocommissario ha invece catturato e commosso il pubblico, relatrici comprese, con un filmato sulla polizia femminile e su quanto fa, ogni giorno, per la comunità. “La vita è come lo sport – ha chiosato la vice direttrice della questura Sabino – bisogna studiare e fare sacrifici per perseguire i propri obiettivi”. Il discorso, inevitabilmente, si è poi spostato sulla violenza che molte donne sono costrette a subire, ogni giorno. Marta Sabino ha anche parlato di stalking, di come la legge sia cambiata e quest’azione infamante sia diventata nel tempo un reato punibile dalla legge. Infine, ha parlato del dramma della violenza in famiglia e l’esortazione ad uscire da un escalation di violenza anche solo assistita: “è violenza anche solo costringere i propri figli ad assistere ai litigi. I bambini infatti, non dovrebbero assistere ai litigi tra le mura domestiche poichè ciò non è di buon esempio e modificherà nel tempo la struttura del pensiero di un minore.” “Oggi, a differenza del passato, la polizia è sensibile circa la tematica della violenza sulle donne, tanto che, se vi dovesse capitare di vivere un disagio in casa, basterà semplicemente parlarne, con noi o con le insegnanti che sapranno come trattare la vostra informazione. Non serve – ha continuato – denunciare il genitore violento ma il solo parlarne con un adulto potrebbe mettere a posto le cose, il nostro intervento non sarebbe di arrestare il papà ma chiamarlo inizialmente almeno e semplicemente ammonirlo.” I piccoli spettatori erano davvero molto interessati. In veste completamente diverse dal suo solito, l’attrice di Benvenuti a Tavola Elena Starace ha inscenato una performance psicopedagogica nella quale una giovane deve potersi fidare dell’altro, facendo cadere una giovane che è stata sorretta a turno da quattro ragazzi. “Potersi fidare, mettere la propria vita nelle mani dell’altro oggi è assai difficile, bisogna imparare a lasciarsi andare”, ha spiegato così l’esercizio la giovane.
Poi la conversazione si è spostata alla dott.ssa Romano, laureata in filosofia con indirizzo psicologico, che ha illustrato il progetto “Mille Criste”, di cui ella è coordinatrice nazionale, ed ha spiegato il significato dello stesso. La dott.ssa è anche autrice del libro: “Donna e uomo: due modi di essere umano. La Romano si è avvicinata ai giovani con una serie di domande che hanno coinvolto tutti in un vivace dibattito dove ogni studente ha potuto esprimere la propria idea sulla violenza alle donne. Nel dibattito, era emerso un dato che ha raccapricciato il tavolo delle relatrici. E’ emerso che molti studenti pensano che le donne vittime di abuso “se le cercano se vanno in giro con abiti succinti”. Poi però, pian piano, le idee sono cambiate e qualcuno è giunto alla conclusione che “la donna deve vestirsi come vuole, è l’uomo a non avere alcun diritto di farle del male”. Con la dott.ssa Romano è stato toccato il tasto della donna oggetto e della donna che non deve dipendere dall’uomo “perchè se l’uomo si sposta – ha dimostrato la professionista – ella cade”. Ovvero, la donna deve lavorare su se stessa, divenire indipendente e non dipendente di un uomo, fare una scelta d’amore e non di convenienza. Il progetto “Mille Criste” è stato ideato per le scuole, volto ad avvicinare i giovanissimi a questa tematica. Perchè è dalla scuola e dalla famiglia che si inizia un percorso.
A questo punto si sono smorzati gli animi con uno skatch teatrale de “La Festa della Donna”, interpretato dall’attrice Rosa Amoroso.
Infine, come è cambiato il ruolo della donna nei fumetti? A spiegarlo è stato un rappresentante dell’accademia fumettisti: “da spalla dell’attore principale e donzella eternamente bisognosa di essere salvata a vera e propria icona con tanto di coraggio e forza per difendersi da sola e salvare il mondo”.
La fine dell’interessante convegno è stata sancita dalla performance musicale offerta dall’Accademia musicale Toscanini. La giornata non è finita li anche se ha lasciato i giovani con qualcosa di nuovo dentro, qualcosa che ha fatto discutere e che ha insegnato. E’ da riportare la frase diun ragazzino di nove anni che ha detto: “le donna non si picchiano, se no non sei un uomo”. Dai bambini esce di tutto, per fortuna.