Si svolgerà a Roma il Quarto Solenne Raduno degli Ex-Allievi del 46° CORSO DELLE GUARDIE DI PUBBLICA SICUREZZA DI REGGIO EMILIA – 1976

 

ROMA – La capitale d’Italia si prepara a ospitare un evento di grande rilevanza per gli ex-allievi del 46° Corso delle Guardie di Pubblica Sicurezza, che si sono formati nel 1976 presso la storica scuola di Reggio Emilia. Il prossimo mercoledì 25 settembre 2024, Piazza San Pietro farà da cornice al Quarto Solenne Raduno di questo gruppo, che con spirito di fratellanza e devozione, si ritroverà sotto la guida del Santo Padre Francesco. L’atteso evento religioso è infatti giunto alla sua quarta edizione, dopo il successo partecipativo dello scorso raduno tenutosi a Ravello, nella meravigliosa cornice della costiera amalfitana.(clicca x leggere l’articolo sullo scorso raduno di Ravello)

Basilica di San Pietro – Roma

Un incontro carico di significato

Il raduno, fortemente voluto e organizzato dal dott. Antonio Capasso, attualmente in servizio presso la Questura di Caserta, rappresenta un momento di grande importanza per tutti gli ex-allievi che, dopo decenni di carriera e servizio, continuano a coltivare il legame creatosi durante gli anni di formazione. Il dott. Capasso ha lavorato instancabilmente affinché questo evento potesse avere luogo, coinvolgendo i comandanti Salvatore Gioiosa e Salvatore Petricella, che hanno guidato rispettivamente la Terza e la Quarta Compagnia del corso. Grazie al loro impegno e alla loro dedizione, l’identità e il senso di appartenenza di quel gruppo si sono conservati intatti fino a oggi.

Grazie all’impegno dei suoi promotori e dei loro leader, è stata  mantenuta viva la coesione organizzativa tra gli ex-allievi, rafforzando i valori che li hanno accompagnati in oltre quarant’anni di servizio. La loro capacità di trasmettere lo spirito di squadra, l’etica professionale e il senso del dovere continua a essere un faro per tutti i membri del 46° Corso, che ancora oggi si considerano parte di una grande famiglia.

L’udienza con il Santo Padre e la Messa di suffragio

Uno dei momenti più solenni del raduno sarà l’udienza con Papa Francesco in Piazza San Pietro. La presenza del Santo Padre, infatti apporrà un significato profondo all’incontro, offrendo agli ex-allievi l’opportunità di vivere un’esperienza spirituale e di riflessione in un contesto unico al mondo. A seguire, verrà impartita una speciale benedizione in suffragio dei colleghi nati al cielo, presieduta dallo stesso Santo Padre. Questo gesto di devozione sarà un’occasione per ricordare coloro che hanno perso la vita e per onorare il sacrificio di tutti i membri delle Forze dell’Ordine.

Durante la celebrazione, i nomi dei colleghi deceduti saranno pronunciati, affinché il loro ricordo rimanga vivo nella memoria di tutti. Tra i nomi più sentiti, figurano quelli di: Federico Besa, Paolo CagossiRomeo ConteEzio Di BernardinoAgostino Durso, Rino GiambiPierluigi GiovagnoliFranco GrazianoElio LobinaClaudio MacalusoMauro MarinòSanto MascellinoFulvio MichieliLuigi MuciMauro NovaroAntonio Parentato e Vincenzo Preiti. La loro eredità di sacrificio e dedizione sarà ricordata con profondo rispetto e commozione da tutti partecipanti.

Duomo di Ravello – Terzo Solenne Raduno, 28.5.2023 in Suffragio dei Colleghi Nati al Cielo

Un cammino tra fede e cultura: alla scoperta di Roma

Oltre ai momenti spirituali, il raduno prevede anche una serie di visite culturali alla scoperta dei tesori della capitale italiana. Gli ex-allievi avranno l’opportunità di immergersi nella storia millenaria di Roma, visitando la splendida Basilica di San Pietro, Cappella Mater Redemptoris, Scala Santa, Chiesa della Divina Misericordia e Castel Sant’Angelo cuore della cristianità, dove saranno accompagnati in un momento di preghiera e raccoglimento spirituale. Queste visite non solo suggelleranno il legame con la fede, ma permetterà ai partecipanti di apprezzare la bellezza artistica e architettonica dei luoghi più sacri al mondo.

Il programma proseguirà con escursioni dei palazzi istituzionali come il Quirinale, Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Palazzo Chigi e il Campidoglio e nelle piazze e nei luoghi simbolo di Roma, come Piazza NavonaPiazza di Spagna, Fontana di Trevi, Piazza Venezia, Altare della Patria, Fori Imperiali e Colosseo e altre meraviglie storiche, offrendo così una perfetta fusione tra spiritualità, memoria e cultura. Questi momenti permetteranno agli ex-allievi di condividere non solo ricordi e aneddoti legati al passato, ma anche di riscoprire insieme la grandezza di una città che ha segnato la storia mondiale.

Un esempio per le nuove generazioni

Mentre il raduno si concentrerà principalmente sul ricordo e sulla celebrazione del passato, non mancherà uno sguardo verso il futuro. Gli ex-allievi del 46° Corso rappresentano ancora oggi un modello di riferimento per le nuove generazioni di Guardie di Pubblica Sicurezza. Con il loro esempio di dedizione, professionalità e lealtà, trasmettono alle giovani reclute il vero significato del servizio allo Stato e alla comunità.

Il messaggio che emergerà da questo incontro sarà chiaro: l’eredità del 46° Corso non si esaurisce con il tempo, ma continua a vivere attraverso le nuove generazioni, chiamate a portare avanti con orgoglio e responsabilità i valori imparati. Il raduno non è solo un’occasione di ricordo, ma anche un invito a tutti i giovani che scelgono la strada della Pubblica Sicurezza a mantenere alto lo spirito di sacrificio e la dedizione verso il Paese.

Conclusione: tra memoria e appartenenza

Il Quarto Raduno degli ex-allievi del 46° Corso delle Guardie di Pubblica Sicurezza si presenta, quindi, non solo come un evento commemorativo, ma anche come un momento di forte unità e orgoglio istituzionale. Grazie alla dedizione del dott. Antonio Capasso e dei comandanti Salvatore GioiosaSalvatore Petricella e i colleghi tutti, questo raduno sarà il simbolo tangibile di quanto i valori appresi nel 1976 a Reggio Emilia siano ancora oggi vivi e presenti nei cuori di tutti gli ex-allievi.

I partecipanti lasceranno Roma non solo con nuovi ricordi, ma con la consapevolezza di far parte di una storia più grande, che continua a vivere grazie all’impegno e al legame indissolubile che li unisce. Un raduno che celebra non solo il passato, ma anche il futuro di una tradizione fatta di sacrificio, dedizione e profondo senso di appartenenza alle Forze dell’Ordine.