[envira-gallery id=”1786″]CASERTA – Ecco le inedite foto della rappresentazione itinerante «Deportati», dalle Circo/Stanze di Teatro che contraddistinguono il progetto Traduzione & Tradizione presso il Teatro Comunale di Caserta.
Deportati è una rappresentazione itinerante che attraversa la città e che, se nata in altre cittadine italiane, avrebbe ben diversa risonanza. Ecco quindi, come spiega il direttore del Progetto, Patrizio Ranieri Ciu, perché è anche una provocazione sullo stato della cultura in città e, in senso lato nella intera nazione.
L’occasione della Giornata della Memoria è ghiotta per una provocazione. Anche i nazisti amavano l’arte ma nella direzione opposta ed appagante dell’autocelebrazione. La cultura casertana ha purtroppo pochi parametri e preconcetti, in tal senso è nazista. Siamo la città al penultimo posto per condizioni di sana vivibilità e quindi soprattutto a causa di aspetti culturali inesistenti. Forma e presenzialismo prevalgono sul contenuto (ove mai ci sia). Ma Caserta non è che l’effetto di un malessere nazionale.
L’Italia, origine della massima evoluzione dell’arte nel Rinascimento, va da anni immeschinendosi sempre più in logiche da adeguamento televisivo e pseudo politico di comodo. Tutto si strumentalizza: la camorra, la legalità, la terra dei fuochi, i gay. Il dramma è che il metro di valutazione è «l’effetto gregge» con l’appagamento del consenso puramente numerico (ovemai ci sia) come garanzia di risultato da raggiungere ad ogni costo. Numero uguale risultato. Purtroppo questo è il principio preso a prestito dalla Cultura dai parametri dell’economia con il rischio di creare per le menti giovani pericolosi «derivati» ben più dannosi di quelli finanziari. Noi proviamo a rifiutarlo e a costruire una progressione innovativa per la nostra città che si sintetizzano nello slogan del progetto: Caserta non solo fatti e non solo idee ma idee che nascono dai fatti e fatti che nascono dalle idee.