Il consigliere regionale Luigi Bosco si difende dalle accuse di turbativa d’asta in relazione all’appalto da 1.5 milioni per la ristrutturazione di un asilo
«Sono sereno e confido nell’operato degli organi inquirenti, dai quali spero di poter essere chiamato quanto prima per fornire i chiarimenti necessari e fugare eventuali dubbi. E’ stato un fulmine a ciel sereno; sembra inverosimile trovarmi coinvolto come oggetto di indagini in una situazione in cui ho unicamente espletato la mia attività professionale di amministrativista, come segretario verbalizzante e come legale, peraltro anche con risultati positivi concreti, come la vittoria innanzi al Tar Napoli nel giudizio in cui ho difeso la Fondazione San Giuseppe (sentenza numero 1697/2015). Preciso che per tutta l’attività svolta non ho ancora percepito un solo euro, rimanendo creditore nei confronti della Fondazione; come si suol dire ‘danno e beffa’».