Netto 2-0 all’Ischia ed aggancio in vetta in attesa di Benevento e Lecce
CASERTANA-ISCHIA 2-0
CASERTANA (3-5-2) – Gragnaniello; Idda, Rainone, Murolo; Mangiacasale (35′ st. De Marco), Matute, Agyei (38′ st. Capodaglio), Mancosu, Pezzella (14′ st. Som); Alfageme, De Angelis. A disp.: Maiellaro, Guglielmo, Varsi, Tito, Cesarano, Giannone, Marano, De Filippo, Signoriello. All.: Nicola Romaniello.
ISCHIA (4-4-2) – Iuliano; Porcino (15′ st. Kanoutè), Filosa, Moracci, Bruno; Armeno (30′ st. Florio), Blasi, Acampora (23′ st. Manna), Di Vicino; Pepe, Gomes. A disp.: Modesti, Savi, Guarino, De Clemente, Palma, Spezzani. All.: Nello di Costanzo.
ARBITRO : Piscopo di Imperia (Rugini di Siena e Zancanaro di Treviso)
RETI: 36′ Matute (C), 47′ Alfageme
NOTE: ammoniti Bruno, Iuliano, Gomes, Rainone (C) e Gragnaniello; spettatori 3500 circa; rec. 1′ e 5′
Caserta. Dopo il blitz di Catania la Casertana conferma il momento positivo e coglie la prima vittoria interna del 2016. Una Casertana ritrovata dopo un periodo-no che si protraeva dall’ultima giornata del girone di andata quando i falchetti sciuparono uno dei match ball per chiudere in anticipo il campionato nella trasferta di pagani. I rossoblù sembrano risorti dalle proprie ceneri, la squadra timidamente dà chiari segnali di ripresa del gioco, frutto di recuperi importanti, specialmente nella zona nevralgica del campo e le condizioni fische di Agey, di Capodaglio -seppur a mezzo servizio sabato- e quelle di Marano che scalpita, non fanno altro che far pendere verso il bello l’ago del barometro rossoblù. E proprio una maggiore padronanza del centrocampo a Catania come contro l’Ischia ha datto maggiore sicurezza alla difesa che per la seconda partita consecutiva non prende gol. I due gol (Matute, splendido e Alfageme, assist di Mangiacasale) fanno dell’attacco rossoblù il secondo del girone alle spalle del Foggia (36 contro 38). Tutte cifre queste che rilanciano le ambizioni dei falchetti che per una notte, in attesa di Benevento (a Catanzaro) e Lecce (in casa col Melfi) si ritrovano nel ruolo di capolista, a lungo già detenuto nel corso del torneo. E poi c’è da attendere ancora qualche altra cosa che potrebbe arrivare anche nei prossimi giorni. C’è chi storce il naso al pensiero che dalla giustizia sportiva possano arrivare altri due punti. C’è chi dice che non possono essere questi gli appigli cui una legittima pretendente alla vittoria finale possa ricorrere, ma tant’é: ci sono seri indizi che il ricorso di Corvino e soci possa essere accettato. Innanzitutto il fatto che la Corte federale non si è espressa alla presenza delle società contendenti ed ha rinviato ad altra data la sua sentenza; in secondo luogo le parole di uno specialista quale l’avvocato Chiacchio che pur senza sbilanciarsi ha dichiarato che lui non è abituato a ‘perdere tempo’, facendo presagire quale possa essere la conclusione della vicenda; infine – ed è la cosa più importante – se esiste un regolamento va rispettato e probabilmente nessun organo di giudizio ha intenzione di creare un precedente molto pericoloso. Ma della diatriba tra Casertana e Lecce ci sarà modo di parlare, torniamo alla vittoria contro l’Ischia.
Una partita non eccessivamente bella, gli uomini di Romaniello non hanno creato occasioni a go go come in altre circostanze, ma importante era vincere ed i falchetti lo hanno fatto senza sprecare eccessive energie, visto pure lo spessore tecnico degli avversari di turno.
Si parte senza grandi sussulti, con le squadre che si studiano e con i padroni di casa che esercitano un maggiore possesso senza però mai infilarsi tra le maglie di Filosa e Moracci che controllano agevolmente. La Casertana in una delle rare volte che si rende pericolosa lamenta una trattenuta in area ai danni di De Angelis sulla quale l’arbitra sorvola. Piscopo di Imperia non si rivela molto superiore rispetto a qualche collega visto da queste parti, andando anche in evidente contrasto coi sui assistenti su qualche decisione topica della gara.
Vista la difficoltà per penetrane nei 16 metri, l’intuizione geniale che sblocca il match è nella mente di Matute che raccoglie al 36′ un pallone vagante fuori area e con splendida coordinazione lascia partire un bolide sul quale non può nulla Iuliano. Lo stesso Matute sembra ispirato particolarmente ma è meno fortunato.
La ripresa si apre con l’archiviazione della pratica. Mangiacasale è l’autentco padrone della sua fascia e dopo appena 2′ parte dal suo piede vellutato l’assist che Alfageme deve solo appoggiare in rete. Chi si aspetta una reazione isolana è deluso. L’Ischia ci prova solo con conclusione da lontano e Gragnaniello può proseguire la sua serata in piena tranquillità. Fino al momento in cui l’eccesso di tranquillità non viene punito col giallo in occasione di una rimessa dal fondo. Fortunatamente per lui non è scattata ancora la diffida ed a Benevento il portiere rossoblù risponderà all’appello. Chi invece salterà il Santa Colomba è Rainone, incappato in una ammonizione evitabilissima. Il resto delle emozioni è data dal doppio legno di Mancosu, tornato a brillare che prima scheggia la traversa e poi centra in pieno il palo. Gli ultimi minuti sono scossi dal boato del pubblico per l’ingresso in campo di Capodaglio, assente dal campo dopo l’infortuno col Lecce. L’ex Lupa Roma dimostra di essere in ottima condizione e pronto a dare il suo contributo alla causa a cominciare dalla trasferta clou di Benevento.
Salvatore Orlando