Aversa. I Dem sui primi cento giorni di De Cristofaro: “Una sola ordinanza che invitiamo a ritirare in fretta”

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“Nel commentare i primi cento giorni del sindaco avevamo definito questi tre mesi di amministrazione non giudicabili in quanto nulla è stato fatto per la città. Il nostro giudizio viene confermato dallo stesso De Cristofaro che, rilasciando un’intervista, ha detto che è meglio consegnare un compito in bianco piuttosto che pieno di strafalcioni. In pratica ha ammesso di non aver fatto nulla per affrontare i problemi della città”. E’ il duro giudizio dei dem Marco Villano, Alfonso Golia ed Elena Caterino  sui primi cento giorni di amministrazione De Cristofaro. “Per il bene della città ci sarebbe piaciuto essere smentiti con atti prodotti, – aggiungono – invece abbiamo ascoltato solo promesse e una serie di impegni declinati al futuro che non possono soddisfarci. Di concreto, per il momento, c’è solo un’insopportabile ordinanza che assegna agli amministratori la sosta gratuita in tutta la città. Invitiamo nuovamente il sindaco a ritirare tale provvedimento perché profondamente sbagliato nel merito e nel metodo. Il primo cittadino ha dichiarato che c’era l’abitudine di rilasciare “pass” in modo poco trasparente ad assessori e consiglieri. Tale grave affermazione dovrà essere chiarita al più presto perché pienamente in organico con la maggioranza che ha gestito la città nel recente passato. Se c’erano questi comportamenti opinabili deve fare nomi e cognomi, ed eventualmente prendere le distanze. De Cristofaro, inoltre, non dice il vero quando afferma che assessori e consiglieri non usano automobili del Comune nemmeno per attività istituzionali. C’è  un ordine di servizio che impegna un’auto della municipale e un vigile urbano per accompagnare  lo stesso sindaco in una località della provincia di caserta per impegni istituzionali”. “Infine ci lascia completamente interdetti un’ultima dichiarazione in cui egli afferma che a lui non interessano e non servono indicazioni della minoranza. È un po’ come dire: ho vinto le elezioni decido e faccio quello che voglio. Tali affermazioni fanno venire meno i principi cardine delle nostra repubblica democratica. Ci auguriamo che la dialettica politica sia sempre animata da più punti di vista affinché l’azione amministrativa si arricchisca sempre più di nuovi stimoli. Anche perché, visto quel che ha fatto la maggioranza quando non stimolata da noi, ci troveremo a vivere cinque anni di immobilismo. E ciò non possiamo permetterlo”.

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