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Probabilmente la busta era indirizzata a qualcuno, ma il destinatario del foglietto erano altri. Sergio Di Meo reagisce a muso duro a chi tira in ballo il vicepresidente Paolo Santulli nella vicenda che vede implicata il Volleyball Aversa nel contenzioso con il comune a proposito dei canoni di locazione per il Palajacazzi. Come se il consigliere comunale di opposizione fosse in debito con le casse comunali.
“E’ un atteggiamento vergognoso – tuona il massimo dirigente normanno – le quote societarie sono in mio possesso al 100% e pertanto il consigliere comunale non c’entra niente in questa vicenda. L’amico Paolo Santulli è uno sponsor della squadra e considerata la sua immensa passione e la sua grande dedizione per la pallavolo normanna mi sono pregiato di offrirgli la carica di vice presidente onorario, che esula completamente dagli oneri finanziari che la società ha verso terzi”.
Ad ogni buon conto Di Meo si sofferma anche sull’aspetto tirato in ballo in maniera strumentale e speculativa.
“Comunque che mette in giro quelle cifre deve avere anche il contegno di specificare che c’è un processo in atto che prevede la composizione pacifica della diatriba e che stiamo lavorando coi dirigenti del comune per appianare una situazione che vede la mia società non solo nelle vesti di debitrice, ma anche in quella di creditrice – insieme all’altra società che usufruisce dell’impianto – con alcune spese in via di quantificazione nella gestione del Palazzetto
Salvatore Orlando
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