Pesaro-Caserta, match che evoca dolci e amari ricordi, al popolo bianconero. Il passato più recente, è un brutto ricordo, lo scorso anno, ultima giornata di regular season, Caserta sconfitta a Pesaro e retrocessa in A2, vabbe poi sappiamo tutti com’è andata a finire. Passiamo ad analizzare il roster dei pesaresi. Ovviamente pezzo pregiato, e lusso per questo campionato è Austin Daye, figlio di Darren Daye, icona della pallacanestro pesarese dal 1987 al 1992 vincendo tutti i più importanti trofei della storia della VL oltre ovviamente a due storici scudetti. Giocatore ex tra le altre San Antonio Spurs e Detroit Pistons, che ha giocato in NBA ed anche ad alti livelli. Può coprire benissimo quattro ruoli, coach Paolini preferisce impiegarlo da 4 atipico, data la sua mole e la sua velocità di gambe. Leader statistico in molte voci, tra cui, primo nella classifica dei punti (20.9), nei rimbalzi (9.3), per falli subiti (6.5) e per valutazione (22.1). Gli altri componenti del quintetto, sono il play Christon, play molto veloce e duttile, in grado di spezzare in due le partite, poi Trevor Lacey, che prima dell’arrivo di Daye, era la principale bocca offensiva del quintetto pesarese, con ben 14.0 punti di media ad allacciata di scarpe. Completano il quintetto l’altro americano Shperded, preso da Varese, e in posizione di centro Lydeka, lituano ex Cantù. Dalla panchina ecco la banda ‘made in italy’, con Basile, giovane talento italiano, l’ex Venezia Ceron, e Giulio Gazzotti. Pesaro in casa è squadra molto pericolosa, le ultime due vittorie, sono state ottenute con Trento e Sassari. Non sarà proprio un spareggio come lo scorso anno, ma Caserta ha bisogno di punti salvezza, ne bastano almeno due e sperare che Torino non le vinca tutte da qui alla fine.
PASQUALE MANCO