PASTA REGGIA CASERTA – UMANA VENEZIA 73 – 80
(12-23, 35-45, 62-61)
Pasta Reggia: Downs 21, Siva 2, Hunt 14, Cinciarini 16, Gennarelli ne, Ventrone, Ghiacci, Giuri 6, Johnson 4, Ingrosso ne, Slokar 10. Allenatore: Dell’Agnello
Umana: Goss 16, Bramos 21, Tonut, Jackson 6, Cantoni ne, Green 9, Ruzzier 2, Owens 8, Ress 3, Ortner 7, Viggiano 6, Savovic 2. Allenatore: de Raffaele
Arbitri: Martolini, Mazzoni, Quarta
Pasta Reggia: tiri da 2 19/40 (48%), da 3 8/21 (38%), liberi 11/17 (65%), rimbalzi 33 di cui 9 offensivi
Umana: tiri da 2 12/39 (31%), da 3 13/30 (43%), liberi 17/23 (74%), rimbalzi 40 di cui 14 offensivi
Caserta. Una Juve Caserta ancora tartassata dalla sfortuna cede il passo anche a Venezia e mette di fila la quinta sconfitta consecutiva. Con la vittoria di Torino ieri su Trento ora diventa critica la situazione: gli opposti calendari con Torino che viaggia sul velluto e i bianconeri di dell’agnello costretti ad un autentico tour de force mette a repentaglio una salvezza che fino a poco fa era alla portata di Siva e compagni. Il solito primo tempo da incubo peserà molto sull’economia generale del match e a nulla servono due recuperi da circa 18 punti cadauno non servono per portare a casa i due punti. Tremila circa i tifosi sugli spalti dove si contano anche dieci spettatori provenienti dalla Laguna, che alla fine tornano a casa con la soddisfazione del blitz esterno.
Dell’Agnello opta per Cinciarini e Slokar nel quintetto base e si inizia con Goss e Bramos che fanno capire sin da subito la serata non sorriderà ai locali con tre bombe che portano gli ospiti sullo 0-9. Caserta sbaglia canestri in quantità industriale e solo al 4’ arriva il primo canestro bianconero con Cinciarini dalla lunga distanza. Massimo vantaggio Reyer al 6′ sul 3-13 e Dell’Agnello si gioca la carta Linton Johnson. L’americano va a segno ma la Reyer rinsalda il suo vantaggio con altre triple di Goss e Bramos è in un battibaleno il divario è abissale: 5-21. Ghiacci si fa male, il primo tempo si chiude sul 12-23 e cominciano a piovere i fischi del Palamaggiò.
Il secondo tempo si apre con un 10-0 e Venezia comincia a dare segni di cedimento con Giuri e Slokar che portano Caserta a -7 e la Juve – col suo pubblico – riprenderono a coltivare sogni di gloria. La difesa è più arcigna e Venezia si mantiene a galla grazie all’ennesima bomba di Bramos. Johnson è un leone ma da solo, ancora non inserito appieno nei meccanismi, non può sopperire alle latitanze di Dows e Siva. Altro break di 5-0 e Caserta si porta a -12 e Slokar a filo sirena riduce ulteriormente l’handicap.
Il magic moment continua ad inizio terzo quarto con gli ospiti non più caldissimi dal tiro da tre e la rimonta si completa grazie a Downs che finalmente ha una mano più precisa e con Cinciarini che trova la bomba del -1. Caserta c’è ma sul più bello Ortner e Bramos riallargano la forbice (-6) prima della nuova bomba di un ispirato Downs. Il sorpasso sul 55-54 al 27’ è opera ancora di Cinciarini e Venezia deve ricorrere a tutta l’esperienza di Green e Ortner per mettere ancora il muso avanti. All’ultimo intervallo il divario vede i bianconeri sul 62-61.
Quarto finale dai due volti. Caserta sfrutta i primi 5′ per sfoderare un gran basket e si porta sul +7 ma nella seconda parte si assiste al rovescio della medaglia e Venezia ribalta la situazione portandosi a sua volta sul +7. Tanta confusione e una notevole quantità di palle perse caratterizzano gli ultimi minuti. Goss firma il nuovo sorpasso a 57″ dal termine, Hunt sbaglia i liberi e Jackson mette il sigillo finale alla gara sul 73-80