Basket/LegaA. Vendetta di Sacripanti, la Juve Caserta ora rischia

JUVE CASERTA-SIDIGAS AVELLINO 87-92

(20-26; 37-51; 61-58)

Caserta. Non riesce alla Juve Caserta il bis della gara di andata. La Sidigas Avellino vìola il PalaMaggiò e manda all’inferno la squadra di Dell’Agnello. Ora ai bianconeri non resta che augurarsi un improbabile successo di Brindisi a Torini per evitare di precipitare in fondo alla classifica in compagnia dei piemontesi. Solo un quarto (il terzo) in cui Siva e compagni hanno dato lezione di basket ai biancoverdi di Sacripanti, poi è stato un lungo monologo degli irpini.  Tra i padroni di casa si salvano Hunt e Jones, ma più di tutti Giuri, gli altri a stento raggiungono la sufficienza. Palamaggiò come sempre a dare la carica, gli ospiti sostenuti da circa  300 tifosi. Nessun problema tra due tifoserie notoriamente ostiche che per una volta però hanno sotterrato l’ascia di guerra. Neanche 2′ e ci sono due schiacciate di Cervi, Siva dopo l’ultima pessima partita non è ancora al top e la Scandone mostra subito di assumere il ruolo della lepre. A nulla vale l’ingresso in campo di Hunt cui era stato preferito Slokar in partenza, gli ospiti volano con due triple di Leunen. Solo la generosità di Hint e Jones consentono ai biaconeri di chiudere la prima frazione sotto di se.

In avvio di secondo altra tripla di Nunnally e tecnico a Downs col quale Avellino allarga ancor di più la forbice. Dopo 15′ Siva risponde presente e il suo contropoede vale il -6 Juve. Il PalaMaggiò riprende fiato ma è fuoco di paglia perché Green spegne l’entusiasmo. Si chiude con le difese che non riescono quasi mai ad arginare i contrapposti attacchi ed anche il secondo parziale arride agli ospiti.

 

Come nella tradizione di quest’anno il terzo quarto è quello in cu Caserta riesce a fare qualcosa. Bobby Jones e Siva cominciano a colpire dalla lunga distanza e Avellino comincia a vedere i fantasmi dell’andata. Qualcuno in campo è forse scosso anche dallo striscione esposto dalla curva Ancillotto contro Iavazzi ma alla lunga questo sembra essere uno stimolo in più per cercare due punti di vitale importanza. Come per esempio Hunt e Jones col primo che firma il pareggio ad 1′ dal termine. Il parziale del tempo è di 24-7 che la dice lunga come questa Juve poteva essere padrona del derby.

L’inizio del quarto è catastrofico per Dell’Agnello. 10-0 in 2′ ma la uve non è morta e a metà periodo si viaggia ancora sulla parità (70-70). Ma Green e Ragland fanno pendere l’ago dalla parte irpina cui poco può opporre un mai indomito Jones, rimasto l’ultimo ad arrendersi. Finisce 92-87 per gli ospiti ed ora la preoccupazione di una nuova retrocessione comincia a serpeggiare tra i cuori bianconeri.