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Il cartellone della quarta giornata del campionato di Lega Pro propone al Pinto la gara tra Casertana e Taranto. Le due squadre rossoblù sono state in passato coprotagoniste di epiche sfide fuori e dentro il campo. Due circostanze per tutte: nel lontano 1969 i pugliesi scavalcarono in classifica – mercé la penalizzazione sul famigerato caso Togni – i falchetti e guadagnarono la Serie B e bissarono la beffa nel 1992 quando ad Ascoli vinsero lo spareggio e condannarono gli avversari alla retrocessione nell’allora C1 con la crisi conseguente.
La partita di stasera esula da queste gare ‘decisive’ siamo solo alla quarta giornata e anche se con prospettive diverse le due contendenti vogliono i tre punti per scacciare fantasmi.
Queste le formazioni ufficiali
CASERTANA: Ginestra, Finizio, Potenza, De Marco (53′ Carriero), Giorno (78′ D’Aterio), Giannone, Ramos, Matute, Rainone, Ciotola (53′ Carlini), Orlando. A disp. Anacoura, Fontanella, Pezzella, Lorenzini, Rajcic, De Filippo, Colli, Taurino. All. Tedesco
TARANTO: Maurantonio, De Giorgi, Pambianchi, Nigro, Stendardo, Potenza (57′ Paolucci), Magnaghi, Altobello, Garcia Montero, Bobb (59′ Lo Sicco), Viola (70′ Bollino). A disp. Pizzaleo, De Salve, Balzano, Langellotti, Njiki, De Toni. All. Papagni
ARBITRO: Viotti di Tivoli (Marinenza e Rotondale di L’Aquila)
RETE: 24′ Viola (rig.); 52′ (rig.) e 77′ Giannone
NOTE: serata fresca, terreno in buone condizioni; spettatori 200 circa con una ventina provenienti da Taranto; ammoniti Altobello, Li Sicco, Ginestra, Orlando; espulso al 67′ Potenza per fallo da ultimo uomo; angoli 3-1 per la Casertana; recupero 3′ e 6′
Prima vittoria interna della Casertana che bissa il successo di Pagani e allontana gli spettri della crisi. Con un secondo tempo veemente i falchetti battono il Taranto e questa volta possono ritrovare l’applauso e l’abbraccio del Pinto. Le due squadre si presentano in campo con moduli quasi speculari. Gran dinamismo a centrocampo ma di conclusioni verso le porte neanche a parlarne. Il primo tentativo è di Matute al 17 da molto lontano con la palla che finisce altissima. Al 24′ la svolta. Viola dialoga con Garcia e il tandem si avvicina a Ginestra che lo abbatte. Un secondo prima però il primo assistente segnala una posizione di fuorigioco che l’arbitro ignora assegnando un calcio di rigore che lo stesso Viola trasforma. La reazione della Casertana è veemente. Nel giro di pochi minuti Giorno colpisce la parte alta della traversa, De Marco spara un diagonale che si pere di poco a lato e poi tocca a Ciotola scaldare il Pinto con un bolide che per poco non centra lo specchio. L’assedio è continuo ma poco produttivo siché Papagni può dare le indicazione giuste chiedendo ai suoi di non far avvicinare la Casertana alla linea Maginot. Il Taranto riesce così a sventare gli ulteriori tentativi dei falchetti che oltre alla pressione e al possesso palla non ottengono altro nel corso della prima frazione.
La ripresa si apre senza cambi. La Casertana riparte a testa bassa ed ottiene il premio per la sua caparbietà al 7′ quando un prolungato scambio al limite dell’area porta all’interno della stessa Finizio che viene agganciato da Bobb e il signor Viotto compensa la generosità offerta al Taranto nella prima frazione. Dal dischetto Giannone spiazza Maurantonio. Tedesco opta due cambi, dentro Carriero e Carlino, fuori De Marco e Ciotola; Papagni risponde poco dopo con Paolucci al posto di Potenza e Rositto al posto di Bobb.
Al 67′ la Casertana resta in dieci. Magnaghi prende in velocità Potenza che superato non può far latro che abbatterlo; dal canto suo il direttore di gara non può far altro che estrarre il cartellino rosso. Passano tre minuti ed un bolide di Giannone chiama alla respinta difficoltosa Maurantonio, sottomisura Orlando di testa spedisce a lato, ma era tutto fermo per la posizione di fuori gioco dell’ex Aversa Normanna. Paradosalmente la Casertana in 10′ gioca meglio e passa in vantaggio al 32′ con una velocissima azione di contropiede orchestrata da Carlini e finalizzata al meglio da Giannone. Il Taranto accusa il colpo e per qualche minuto rimane sulle gambe. Nel finale la Casertana cala, inevitabilmente e rischia la beffa con un tiro di Stendardo (43′) su respinta incauta di Ginestra ma Rainone si immola e sventa la minaccia. L’arbitro concede 6′ di recupero che sembrano eccessivi per una frazione che oltre le sostituzioni non ha subito interruzione di sorta. L’assalto finale dei pugliesi non produce effetti se non una inspiegabile espulsione per Giannone e la Casertana mette definitivamente la crisi alle spalle con sei punti in due partite.
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