Uno dei tre candidati rinunciatari attende le decisioni del nuovo commissario provinciale
A margine della conferenza stampa organizzata per presentare l’ipotesi di progetto di un nuovo stadio a Caserta, Andrea Boccagna non si è sottratto a qualche domanda di carattere politico. Le ultime vicende che lo hanno visto protagonista con gli altri candidati alle primarie del PD in vista delle elezioni amministrative di Caserta ancora non hanno sciolto i nodi. E si ipotizza che questi saranno ancora legati per qualche giorno, se non settimane. Il partito di Renzi, benché alle prese con diatribe interne, stenta a mettere in moto un percorso fluido che possa consentire un regolare cammino verso l’appuntamento del 12 giugno.
E’ lo stesso Boccagna a chiarire le motivazioni del passo indietro, unitamente ad Enrico Tresca ed Enzo Battarra.
“Si è molto strumentalizzato su questo argomento – afferma – ma le nostre ragioni sono più che fondate. Con l’aria che tira le primarie cittadine non sono da criticare per il fatto che elettori notoriamente del centrodestra potessero contaminarne il responso ma perché si individuano troppi elementi che per il passato hanno determinato le sorte della città essendo coinvolti in maniera diretta nell’amministrazione del Gaudio che tanti guai ha procurato a Caserta. Abbiamo segnalato questo pericolo a chi di dovere e allo stato delle cose ci siamo tirati fuori dalla competizione”.
Le primarie si sarebbero dovute svolgere, come in tante altre città della penisola domenca prossima 6 marzo. All’orizzonte per ora si intravede solo tanta foschia.
Nei giorni scorsi Roma ha nominato il nuovo commissario provinciale che ha già preso conoscenza coi fatti locali. Si attendono ora le sue decisioni sul da farsi.
“Aspettiamo le decisioni del senatore Mirabelli – conclude Boccagna – per poi capire l’evolversi della situazione. Chi parla di un rinvio di 7 o 15 giorni dell’esercizio delle primarie per ora lo fa con il beneficio dell’inventario perché ancora nulla è stato deciso. Quando ci comunicheranno le risoluzioni finali ne prenderemo atto e ci regoleremo di conseguenza”.
Salvatore Orlando