Proficuo incontro di Patto Civico nella ricerca dell’antagonista del candidato di centrodestra
Il centrosinistra capuano aveva promesso il candidato sindaco entro Pasqua, si viaggia in perfetta tabella di marcia in quanto la riunione di questa sera, da poco conclusa, ha svelato le carte ed ora rimane solo qualche angolatura da limare per giungere alla fumata bianca. Seduti attorno a un tavolo i punti di riferimento di Patto Civico il simbolo cui fanno riferimento partiti e movimenti che si pongono come assoluta alternativa alla amministrazione uscente. Il consigliere regionale Luigi Bosco in rappresentanza di Terra Libera, l’ex presidente dell’organismo di Palazzo Santa Lucia, col suo movimento Ora, il segretario cittadino del PD Luigi Di Monaco, il consigliere comunale uscente Antonio Minoja in rappresentanza di Capua 3 Luglio s sono confrontati a carte scoperte per cercare di dipanare la matassa. E’ stato il leader di Terra Libera a rompere gli indugi spiegando agli alleati che a questo punto sarebbe inutile, anzi pericoloso andare a fronteggiarsi con le ‘primarie’ per due ordini di motivi: innanzitutto risulterebbe complicato in ordine temporale organizzarle, in quanto si perderebbe ulteriormente tempo prezioso, ma il pericolo maggiore sarebbe quello di far rientrare dalla finestra i fuoriusciti dalla porta di altre competizioni – con bocciature da parte dell’elettorato – alla ricerca di una improbabile riabilitazione col sicuro svilimento di un esercizio democratico che invece ha tutt’altro significato politico. In pratica si potrebbero presentare ai votanti delle minestre riscaldate, difficili da digerire.
Passando alla proposta alternativa alle primarie lo stesso Bosco ha posto all’attenzione degli alleati il nome dell’avvocato Roberto Barresi quale candidato sindaco del fronte, individuando in lui la persona che si è molto adoperato per la coesione di Patto Civico, l’uomo equilibrato che può senza ombra di dubbio tenere saldi i fili della coalizione, il professionista giusto per rispondere in maniera adeguato alla figura del ‘garante della coalizione’ come è stato spesso definito colui sulle quali spalle ricadrà l’onore e l’onere di andare a fronteggiare l’asse che per 10 anni ha pilotato Capua dal Palazzo di Città. Luigi Bosco ha dettato anche i tempi per eventuali riscontri alla sia proposto. “Terra Libera non rivendica aprioristicamente la scelta – ha detto il consigliere regionale – ma nel rispetto delle altre componenti il Patto Civico siamo pronti anche a fare un passo indietro a condizione di spiegazioni e motivazioni nel rifiuto a Barresi, corroborate di una proposta che possa reggere il confronto con l’esperienza professionale e politica messa sul tavolo con l’amministrativista”.
Da una prima analisi sembra che sia l’onorevole Paolo Romano che Luigi Di Monaco abbiano per ora dato una disponibilità di massima sulla scelta. Lo stesso segretario del PD ha più volte dopo una malcelata iniziale ambizione alla corsa verso la fascia tricolore, ha più volte ribadito di cedere il passo in nome della unione tra le varie anime della coalizione. Il tavolo si è preso 48 ore di tempo per perseguire la strada Barresi, giovedì santo si attende la fumata bianca