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Non poteva passare sotto silenzio un consiglio comunale da tempo annunciato e non celebrato per motivazioni che, ciascuno per la sua parte, cerca di addurre per giustificare i rispettivi atteggiamenti. All’ordine del giorno la questione migranti e la richiesta da parte dell’opposizione della la revoca di tutti gli atti sottoscritti dall’amministrazione tenenti ad accogliere in città cittadini extracomunitari con relativa istituzione di una nuova tendopoli dopo che faticosamente, sulle rive del Volturno, recentemente si era dismesso il vecchio campo profughi che vi insisteva da circa 50 anni. Il sindaco Centore accoglieva la richiesta del consiglio comunale, anche contro il parere i alcuni della maggioranza, spiegando ai suoi che non c’era nulla da revocare in quanto l’amministrazione non aveva preso alcun impegno on la prefettura in quanto non esiste nessuna area disponibile per ospitare la ‘tendopoli’, né tanto meno – essendo Capua un comune in dissesto – non c’è nessuna risorsa economica per finanziare tale tipo di progetto. E ribadito cio – asserito anche in una lettera pubblica ai cittadini del 18 agosto scorso – lasciava l’aula in compagnia dei pochi consiglieri di maggioranza intervenuti, facendo quindi mancare il numero legale alla seduta. A questo punto si è scatenata l’opposizione che pur non potendo esplicitare le sue motivazioni nella pubblica assise, non si è fatta pregare per stigmatizzare un comportamento antidemocratico e prevaricatore a parte del governo ella città.
“Innanzitutto – tuona Marco Ricci del gruppo Forza Capua – voglio esprimere apprezzamento per i consiglieri del PD Luigi Di Monaco e Patrizia Aversano Stabile per il loro atteggiamento di coerenza, con la presenza in aula, nonostante il fuggi fuggi generale. In 10 anni di amministrazione non ricordo mai che la nostra parte politica abbia mandata deserta una seduta deliberatamente per sfuggire alle proprie responsabilità. L’atteggiamento della maggioranza è stato inqualificabile perché anziché confrontarsi su un argomento così importante ha evitato di fornire ai cittadini le motivazioni di un dietro front così clamoroso e senza validi spiegazioni. O il sindaco non riesce più a gestire la sua maggioranza, oppure anche lui ha capito che la città non intende più seguire la sua linea. Per quanto riguarda la faccenda migranti Capua ha già abbondantemente dato”.
Ma il sindaco dice che lui non ha mai sottoscritto alcun impegno in tal senso e che la sua volontà è stata sempre quella di non favorire ulteriori ingressi di extracomunitari in riva al Volturno…
“E mente – rincara Ricci – perché non può considerare carta straccia i documenti firmati nella conferenza dei servizi del 14 luglio ultimo scorso, frutto di numerose riunioni preparatorie al fine di mettere a disposizione del prefetto l’area individuata dove allocare la tendopoli. In pratica l’area di proprietà del comune, in località Maiorise, non è stata indicata certo da noi. Come pure non abbiamo certo firmato noi l’avallo el progetto, ad una condizione di restringere l’area di due metri per ogni lato e assicurare l’impegno da parte el comune della fornitura idrica e lo smaltimento dei liquami prodotti dall’impianto”.
Insomma il consigliere di Forza Capua contesta punto per punto il documento diffuso dal sindaco atto ad invocare le attenuanti per un consiglio convocato e non portato a termine.
“Avrebbero fatto più bella figura – conclude Ricci – nel dire: scusate tanto, ci siamo sbagliati, solo ora abbiamo capito l’importanza di evitare un ulteriore scempio per la città. Avrebbero condiviso la nostra proposta dicendo al prefetto o chi per esso che l’indirizzo politico era volto a dare voce ai desiderata della popolazione e, non ultimo, avrebbero evitato di pagare qualcosa come trentamila euro, il costo del progetto previsto che a questo punto qualcuno deve pur pagare”.
Salvatore Orlando
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