Capua. Buglione sulla polemica dei rifiuti: “L’interdittiva andava chiesta a Benevento non a Caserta”

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Vigilare affinché tutte le procedure siano espletate in modo giusto e trasparente: non deve rappresentare un motto sterile, vuoto di contenuti, ma, queste parole, devono raffigurare, al contrario, uno spirito da mettere in pratica, giorno per giorno, in modo pieno, reale.

“In merito al contratto d’appalto per il servizio di raccolta differenziata e servizi complementari nei comuni di Capua, Grazzanise e S.Maria La Fossa,- ha dichiarato il consigliere Fabio Buglione, – risulta che l’informativa antimafia a carico dell’assegnatario del servizio sia stata effettuata presso la Prefettura di Caserta. Decorsi i 45 giorni da tale richiesta, non ricevendo un espresso provvedimento emesso dall’Ente , la ditta ha iniziato lo svolgimento del servizio”.

“Ad onor del vero, – ha precisato Buglione, – l’ istanza di informativa antimafia andava fatta non alla Prefettura di Caserta, ma a quella di Benevento, deputata al controllo e alla verifica antimafia sulla ditta aggiudicataria con sede legale ad Airola (provincia di Benevento). Apprendiamo, tuttavia,- ha concluso il consigliere, – che né il Comune capofila del mini ambito, né la precedente amministrazione, né il responsabile del settore hanno inoltrato correttamente tale richiesta. Attiveremo tutte le procedure possibili per fare piena chiarezza sull’accaduto.”

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