Casagiove. Claudio Molfino: “Giù le mani dall’Hermes”

Casagiove. Claudio Molfino, ex consigliere regionale della FIGC e presidente dell’Hermes prende le distanze da chi, infervorato dalla campagna elettorale in atto a Casagiove, sputa veleno sulla sua squadra, evidentemente per discreditare un avversario politico che, con la sua famiglia, ha fatto la storia del sodalizio giallorosso. Ecco la sua nota diffusa attraverso gli organi di informazione.

Questo breve comunicato stampa è un atto dovuto per ridare onore e dignità alla scuola calcio A.S.D. F.C. Hermes Casagiove, ai tanti giovani che hanno vestito la casacca giallorossa in questi 35 anni di attività calcistica e, soprattutto, è un atto dovuto per correttezza e trasparenza verso tutti i cittadini di Casagiove. Ci sono alcuni personaggi candidati nella prossima competizione elettorale che stanno diffamando l’Associazione e alcuni volontari della stessa per finalità personali che nulla hanno a che vedere con il bene di Casagiove.

Tutti devono sapere che né la Associazione sportiva dilettantistica Hermes, né il sottoscritto, né tantomeno alcuno dei componenti, presenti e passati, della nostra gloriosa associazione sportiva ha debiti verso il Comune di Casagiove.

Invito dunque, chiunque avesse da contestare questo manifesto a farlo pubblicamente e soprattutto con carta intestata così da consentirci di difenderci presso le sedi competenti. Anzi, chiediamo al comune di Casagiove di certificare oggi stesso eventuali pendenze dell’associazione o di uno dei soci, attuali o passati.

Dal 1983, pur nelle difficoltà strutturali che sono sotto gli occhi di tutti, la nostra scuola calcio continua a portare in alto i colori di Casagiove e continuerà a farlo. Ricordo che la nostra Associazione paga autonomamente tutte le utenze (acqua, energia elettrica, gas, ecc) non abbiamo mai ricevuto un contributo dal comune di Casagiove ed il canone di gestione attuale, pari ad euro 2.000,00 è giustificato dalla fatiscenza della struttura e soprattutto, dal fatto che decine di bambini, pur frequentando il campo sportivo ed avendo una copertura assicurativa a spese della scuola calcio, non pagano la retta mensile per ovvie difficoltà economiche della propria famiglia. Tanto è dovuto per amore di verità. Claudio Molfino

[the_ad id=”10633″]