Casapulla. Verso l’apertura delle scuole, l’assessore Papa: “Stiamo valutando gli interventi”

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Meno di venti giorni alla riapertura delle scuole secondo il calendario stabilito dalla Regione e ci avviamo verso un viaggio che nei limiti del possibile toccherà quanti più centri è possibile per capire la situazione statica degli edifici e la messa in sicurezza degli stessi. Dove non ci sono da effettuare interventi strutturali, decisamente, è ancora presto per andare a verificare l’impegno che comporta una simile azione, come nel caso di Casapulla.

“Indubbiamente – annuncia la neo assessore alla Pubblica Istruzione Maria Luisa Papa – non sono ancora a conoscenza dello stato degli stabili, vuoi perché la delega mi è stata conferita appena un mese fa ed è stato un mese in cui le attività sono state molto frammentarie a causa del particolare periodo estivo. Per quanto mi riguarda – essendo cittadina casapullese – so che grossi interventi non dovrebbero essere necessari, magari c’è solo da sistemare qualcosa come arredo. Comunque nei prossimi giorni faremo i dovuti sopralluoghi con il dirigente scolastico e vedremo dove andare ad intervenire”.

L’occasione è propizia anche per svelare motivazioni e progetti a seguito della nomina da parte del primo cittadino Michele Sarogni.

“Le motivazioni le dovresti chiedere al sindaco – sorride – io ti posso solo dire che ‘ho subito’ questa scelta in prima battuta, ma poi una volta che abbiamo chiarito gli obiettivi siamo entrati nell’ottica di metterci immediatamente al lavoro per raggiungere gli scopi prefissati”.

L’esperienza in campo contabile e la fiducia incondizionata di Sarogni ne hanno fatto l’unica elemento indigena all’interno dell’esecutivo.

“Ho conosciuto i colleghi della giunta – osserva la Papa – persone perbene e qualificate ciascuno per il loro settore di competenza, con tante risorse da mettere a disposizione di Casapulla. So anche che in paese c’è stato qualche mugugno ma posso tranquillizzare tutti che metteremo in questa avventura il massimo impegno. Ed invito tutti a giudicarci per quello che riusciremo a fare e non aprioristicamente, senza alcun parametro di conoscenza”.

Salvatore Orlando

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