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Oggi è stato compiuto il primo atto ufficiale da parte dell’Amministrazione per quel che concerne la procedura di pensionamento anticipato per 95 dipendenti del Comune di Caserta. La Giunta, presieduta dal sindaco Carlo Marino, riunitasi nel tardo pomeriggio di oggi, ha approvato, su proposta dell’assessore al Personale, Franco De Michele, una delibera di indirizzo con la quale l’Amministrazione si impegna all’individuazione del personale in possesso dei requisiti necessari all’esito del pensionamento stesso. Il provvedimento prevede la possibilità, per chi ne possiede i requisiti, ai sensi della cosiddetta normativa “pre-Fornero”, di pensionamento, potendo usufruire delle condizioni relative alla suddetta normativa.
L’Amministrazione Comunale, quindi, dà seguito ad una delibera già approvata agli inizi di agosto, inserendo il provvedimento in una cornice di riequilibrio e risanamento economico-finanziario e, nel prossimo futuro, di riorganizzazione della macchina comunale. Sono 95 le unità che potranno andare in quiescenza entro il 31 dicembre 2016. Va chiarito che tale ipotesi sarebbe a totale tutela dei dipendenti stessi, non costituendo né un’esodazione né una mobilità. Al contrario, l’adozione di questa procedura garantirebbe una maggiore garanzia e una minore rigidità ai lavoratori, proprio in virtù dell’adesione ad un quadro normativo precedente alla legge Fornero. Ciò consentirebbe all’Ente di effettuare un’opera di razionalizzazione strutturale del dato economico-finanziario che potrebbe consentire una più tranquilla e serena uscita dalla procedura di dissesto. È, quindi, un’operazione che non va solo nella direzione di una riorganizzazione interna e di un risparmio sui costi, ma punta anche a garantire alla città una gestione più efficiente, recuperando qualità rispetto ai servizi da erogare ai casertani. In tal modo, si potrebbe effettuare una ridefinizione dell’organizzazione del personale e dei servizi, andando realmente incontro a quelle che sono le esigenze e le richieste dei cittadini.
Tutti i passaggi stanno naturalmente avvenendo parallelamente ad un confronto costante e proficuo con le rappresentanze dei lavoratori, che, a più riprese, hanno manifestato la loro piena disponibilità ad esaminare positivamente l’adozione di una simile ipotesi.