Caserta al ballottaggio. Pomposo: “E’ Riccardo Ventre l’unico in grado di governare”

Dalla consigliere comunale in pectore di Primavera Casertana il monito ai big di centrodesta di non abbandonare il leader della coalizione

Caserta. Durissima, entusiasmante, gratificante: ecco i tre termini coi quali Nicoletta Pomposo definisce l’esperienza della campagna elettorale che ha esaurito la prima fase e si appresta ad affrontare l’ultima settimana, quella decisiva, quella che dovrà dare un nuovo sindaco a Caserta. Il suo carattere sanguigno e battagliero la vede ancora in campo al fianco del suo mentore Riccardo Ventre, chiamato a sovvertire i pronostici scaturiti dopo il primo turno per rinverdire le imprese di tanti candidati sindaci che al ballottaggio partivano con l’handicap e poi hanno conquistato Palazzo Castripignano.

“Durissima – annuncia la candidata – poiché la mia passione per la politica mi ha portato a scoprire che ancora nel 2016 la ricerca spasmodica di voti porta tanta gente a promesse vane verso elettori che – specialmente in caso di estremo bisogno – sono disposti a prendere per vere le parole di autentici millantatori. Ho dovuto cimentarmi nell’agone a costo zero, puntando esclusivamente sulla potenzialità di non ricorrere a strumentalizzazioni di sorta. quando nelle case in cui entravo constatavo che addirittura si promettevano posti di lavoro…”

La guerra non è ancora finita ma Nicoletta già sente il dovere di esprime la sua gratitudine…

“A Dio innanzitutto perché da credente non penso di avere da sola la forza per affrontare questi tipi di impegni; ai circa trecento elettori (la cifra non è ancora definitiva) che hanno creduto in me; a quelli che con onestà mi hanno detto: non ti posso votare; alla mia famiglia che per oltre un mese ha dovuto sopportare la mia presenza-assenza, tutta presa com’ero dalla quotidianità che in queste occasioni diventa un grosso problema per chi ti circonda; ed in ultimo ma non per ultimo Riccardo Ventre, l’uomo che ha rivitalizzato in me la passione per la politica e la voglia di mettermi ancora una volta in gioco. I suoi comportamenti sono improntati al massimo rispetto per chiunque, condizione indispensabile per ricevere a sua volta il rispetto dei suoi interlocutori”.

L’ex presidente della Provincia ha compiuto una autentica impresa dal momento che alla consegna delle liste quasi tutti pronosticavano una vittoria a mani basse, già al primo turno, per Carlo Marino e la sua corazzata disposta sul campo di battaglia.

“Caserta deve convincersi che Riccardo Ventre è l’unica persona che può risollevare la città ed amministrarla. Ha da vantare almeno cinque motivi perché gli elettori gli diano fiducia. Nella sua lunga carriera politica, tanto per cominciare, non ha mai ricevuto un avviso di garanzia; è stato sempre coerente con se stesso e con gli elettori, non cambiando mai direzione a seconda del vento che spirava; è un magistrato della Corte dei Conti e sa bene come estrarre la città dalle secche del dissesto che rappresenta il gap più grande nell’attività amministrativa; vanta una lusinghiera esperienza al parlamento Europeo, pertanto sa scovare nelle pieghe della burocrazia i meccanismi adatti per attingere ai fondi comunitari per attutire la piaga della disoccupazione giovanile; infine da docente universitario saprà dare il giusto impulso affinché Caserta possa attingere alla fonte della cultura, sempre più calpestata e considerata come un optional per chi ha amministrato finora”.

Tutte doti di indubbia capacità ed esperienza per un uomo che ha scritto letteralmente la storia politica casertana negli ultimi decenni. La sua sembra un tentativo titanico ma Nicoletta Pomposo ha anche la ricetta per concretizzarlo.

“Ovvio che l’uomo e il politico non si discutono – conclude la guerriera casertana – ma dopo che egli stesso ci ha messo la faccia c’è bisogno che anche altri – e mi riferisco ai big del centrodestra – facciano il loro dovere. Quello del 19 giugno è un autentico corpo a corpo tra Ventre e Marino, si parte da 0-0 e la battaglia va combattuta fino all’ultimo voto. Scendano in campo nell’occasione tutti quei personaggi che a varie circostanze vengono a Caserta a raccogliere voti. Qui si tratta di una disputa che non deve impegnare solo una parte dello schieramento ma che coinvolge tutta una classe politica che mena vanto di difendere determinati valori. Se veramente questi personaggi, come dicono, vogliono che una certa ideologia debba prevalere, lo dimostrino nei fatti contribuendo alla vittoria di Ventre. Solo così si cresce tutti insieme, evitando l’errore di coltivare esclusivamente l’orticello personale”.

Salvatore Orlando