Caserta. Si è svolta nel pomeriggio nei locali di via Tanucci l’incontro convocato da Luigi Bosco con i candidati di Terra Libera che si sono cimentati nelle amministrative di domenica scorsa. Come in altri comuni di Terra di Lavoro la formazione ha colto nel capoluogo un successo notevole, assestandosi al secondo posto – dietro solo al PD – tra le nove liste a sostegno del candidato Carlo Marino. Le performances delle squadre messi in piedi dal consigliere regionale sono state positive ovunque, al punto da suggerire a qualcuno di cambiare la denominazione da ‘Terra Libera’ in ‘Terra Bruciata’…
Bosco ha ringraziato tutti per l’impegno profuso ed ha incitato a fare altrettanto, se non di più nella fase decisiva, quella che negli auspici dei presenti, dovrebbe consegnare al penalista casertana la fascia tricolore.
Qualche muso lungo tra i candidati per qualche risultato non all’altezza delle aspettative, come è fisiologico in tutte le elezioni, ma i malumori sono stati immediatamente fugati dalla carica del leader che ha ribadito che il movimento sorto da poco si è proposto quale autentica forza nuova nel panorama politico provinciale.
“Ed il destino di Terra Libera – ha annunciato Bosco – è destinato a crescere ancora dal momento che subito dopo le elezioni partirà l’organizzazione di un coordinamento che avrà il compito di monitorare ulteriormente il territorio e raggiungere anche gli angoli più reconditi della provincia per proseguire il cammino intrapreso e diffonderlo sempre più”.
Dal canto suo Carlo Marino ha ribadito qualche concetto espresso in altre simili occasioni dei giorni scorsi. Il 45 e passa % di partenza rappresenta un buon viatico per affrontare con sufficiente serenità – unitamente all’impegno moltiplicato però – il secondo turno. Quasi sicuramente la coalizione di centrosinistra non farà apparentamenti al secondo turno, fidando sul fatto che quasi tutte le eterogenee formazioni presenti al primo turno difficilmente daranno fiato alle speranze del concorrente diretto.
Salvatore Orlando