In vista delle imminenti elezioni, Pietro Canzano, candidato al consiglio comunale del Partito Democratico, torna ad affermare l’improcrastinabile necessità di avviare, a partire dalla prossima amministrazione, un processo di rinascita per la città. Per l’ex consigliere comunale dell’amministrazione Bulzoni una delle vie percorribili è rappresentata dalle nuove tecnologie: “Caserta presenta un evidente stato di arretratezza rispetto ad altre aree del territorio nazionale ed europeo. La tecnologia è sicuramente una rilevante risorsa che ci permetterebbe di colmare tale divario. Rendere Caserta una città “smart” – spiega Canzano – significherebbe non solo riorganizzare la macchina amministrativa, ma introdurre una serie di nuovi servizi e procedure intelligenti in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e dei risultati. L’ottimizzazione riguarda le risorse energetiche, le risorse economiche degli enti, ma anche il tempo delle persone. Validi esempi, nell’ambito della pubblica illuminazione, sono costituiti dal progetto SMART IP del Comune di Milano che, basandosi su una facile e istantanea gestione dei punti luce, permette un importante risparmio energetico, e dal progetto SMART RING, al quale ha aderito il Comune dell’Aquila, che, mediante una sensoristica smart, consente di modulare in automatico l’illuminazione in base all’intensità del transito”.
Per Canzano questo importante cambiamento muove però da un presupposto fondante: “ La governance della Smart city impone il superamento della distanza tra cittadino e governi, a favore della cultura della cittadinanza attiva e partecipativa. E’ quindi necessaria innanzitutto un’amministrazione intelligente che ponga il cittadino, insieme alle imprese, alle associazioni, alle famiglie, al centro dei suoi obiettivi. Fino al 2020 – aggiunge – l’Unione Europea ha stanziato ben undici miliardi per le smart city. I finanziamenti europei, anche in questo caso, giocano un ruolo fondamentale all’interno dei processi di sviluppo locale”.
Il candidato del Partito Democratico tiene, a tal proposito, a porre l’accento sull’importanza di una sapiente gestione dei fondi europei: “Le risorse che i programmi comunitari potrebbero portare in città rappresentano la sola fonte disponibile per gli interventi comunali. E’ fondamentale pertanto analizzare al meglio i finanziamenti, evitarne dispersioni, velocizzarne la spesa, massimizzarne i risultati. Per favorire al meglio lo sviluppo e la trasformazione territoriale è necessario avviare una forte integrazione dei diversi fondi nonché dei diversi programmi. Altrettanto fondamentale – conclude – è l’avvio di politiche per lo sviluppo socio-economico del territorio, il rafforzamento della presenza dell’ente comunale negli enti di programmazione economica-strutturale nonché la creazione di uno specifico Ufficio Europa che si occupi dei rapporti con le strutture regionali, nazionali ed europee”.
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