Caserta al voto. Al Centrosinistra manca un tassello ma si può fare

Borrelli e Maraio invitano Bosco a riprendere il dialogo con Marino. Possibilista l’avvocato di Casapulla: “Interpellerò la base”

Le primarie si sono concluse con la prevedibile vittoria di Carlo Marino. Il popolo del PD vuole portare il suo candidato alla lotta per Palazzo Castropignano con le forze schierate al gran completo, lanciando un chiaro segnale di unità del centrosinistra, peculiarità che ha dato vigore alla coalizione in occcasione dell’ascesa di Vincenzo De Luca a Palazzo Santa Lucia. Il candidato sindaco è alle prese con la stesura di un programma condivisibile con le altre realtà che possano riconoscersi in lui, ma al tempo stesso è impegnato ad allargare i confini dello schieramento a suo sostegno. Ovviamente ora è lui a dettare i tempo e la consacrazione della sua leadership gli consente anche movimenti che nel recente passato sono stati condizionati a scelte non direttamente riconducibili al suo ruolo. Come per esempio una limitata compartecipazione alla preparazione delle Primarie delle forze che si risconoscono nell’arco del centrosinistra. Nella fattispecie il gruppo Campania Libera, Psi e Davvero Verdi, gruppo autonomo alla Regione non è stato interpellato nella fase propedeutica alle consultazioni di domenica scorsa. Ora che i giochi sono fatti Emilio Borrelli e Vincenzo Maraio invitano il terzo componente del gruppo a rivedere le posizioni e dialogare con Marino. Non impunta i piedi Luigi Bosco che avrebbe auspicato un modo diverso per approcciare la questione in tempi non sospetti. Il vicepresidente del gruppo potrebbe anche essere possibilista, ma non se la sente di prendere una decisione a caldo.

“Bisogna – afferma Bosco – interpellare la base per confrontarci con gli amici che hanno dettato la linea nella fase precedente. E’ giusto ed opportuno che la decisione venga condivisa, ma – in considerazione anche delle condizioni febbricitanti attuali – necessito di almeno 24-48 ore per riunirli e deliberare in merito”.

Bosco si dimostra possibilista quindi a rientrare in un alveo per lui e per i suoi amici del tutto naturale, ma pur non essendosela legata al dito – qualità indispensabile per un politico di spessore – non è lui, in questo momento, a lanciare l’amo. Piuttosto dovrà essere il candidato a sindaco esplicitare il suo programma, le sue intenzioni, le sue velleità di portare il centrosinistra all’unione necessaria per la vittoria finale. E le parole proferite subito l’avvenuta designazione lasciano intendere che i passaggi necessari saranno espletati.

Salvatore Orlando