Caserta. Ha rotto gli indugi nella notte ed il suo buongiorno stamattina è stato un sussulto per la città. Chi lo aveva spinto ad ingaggiare la sfida ha avuto un moto di compiacimento, gli oppositori di questa corrente di pensiero avranno masticato amaro. Dopo qualche giorno a sfogliare margherite l’architetto decide di scendere in campo, a modo suo, senza alcun fraintendimento e con un pensiero ben preciso in testa: la ferrea volontà di ridare dignità ad una città troppo vituperata negli ultimi tempi. In tutte le sue espressioni, dall’economia all’arte, alla cultura, alle gestione della res publica...
Qualche giorno fa, a chi lo sollecitava in tal senso Raffaele Cutillo rispondeva con tutta una lunga serie di argomentazioni, ciascuna delle quali iniziava con un ‘si tratta di…’, ognuna delle quali metteva in evidenza cosa sarebbe opportuno fare in alternativa a quello che i recenti amministratori hanno perpetrato. E pare che gli interrogativi abbiano tutti avuto risposta se la riserva è sciolta. Nato a Marcianise 58 anni e un mese fa, Cutillo vive a Caserta e cercherà, grazie alla spinta dei suoi sostenitori, di cambiare il destino della città.
“Sono e voglio restare – spiega a Casertatoday.net – scevro dai vincoli dei partiti. Al mio fianco non troverete sigle o sponsorizzazioni di varia natura, mi avvarrò del sostegno dei singoli cittadini, quelli che stanno vivendo un disagio diffuso a causa di una politica sempre più incapace di dare risposte adeguate. La mia discesa in campo, non a caso, coincide con le scelte che i partiti maggiori siano ormai sul punto di fare. Anche questo mi ha spinto ad accelerare il processo che avevo in animo. Da un lato Marino, dall’altro Mancino stanno ricevendo l’investitura ufficiale dai rispettivi schieramenti, noi non ci poniamo come terzo incomodo, bensì come una alternativa da offrire a chi è stanco di questi personaggi e chi li propone”.
Ad appena poche ore dalla sua dichiarata chiamata alle armi Cutillo ha incassato l’appoggio pieno e incondizionato da parte di Socialisti e Democratici, Terra Libera e UDC. Contraddizioni in termini col primo postulato della sua discesa in campo?
“Non penso – ribatte l’architetto – sono espressioni che convergono sulle mie posizioni in quanto non condividono e non riconoscono la legittimità di quei partiti che si candidano ancora a governare la città dopo gli abbondanti saccheggi perpetrati. E del resto io sono il candidato sindaco di una Caserta dalla faccia pulita, dalle mani libere, quella che aspira a essere vivibile, che non si piega a certe logiche, che vuole rialzare la testa dopo atti come dissesto finanziario, commissariamento del comune e tanto altro che l’hanno ridotta in condizioni pietose. Non sono il candidato sindaco di Bosco, Dell’Aquila o De Mita, ma sono pronto ad accettare il loro sostegno se condividono il mio progetto”.
Dipanato ogni dubbio si passa ora alla fase operativa. Cutillo ha già radunato il suo stato maggiore ed si approntano le liste per prepararsi adeguatamente alla battaglia. Le adesioni sono già al vaglio del candidato sindaco, si pensa di mettere insieme quanto meno tre/quattro liste per reggere la competitività, ma questo non sembra rappresentare un problema.
“Anche con una sola lista – conclude l’aspirante primo cittadino – se non nei numeri, almeno nelle idee abbiamo la possibilità di far capire a Caserta che l’inversione è possibile. Di certo non troveranno spazio al loro interno sindaci, assessori e quanti altri hanno determinato lo sfacelo attuale”.
Salvatore Orlando