Oggi pomeriggio, presso l’Hotel Royal, il candidato sindaco di Caserta per la coalizione di centrosinistra, Carlo Marino, ha partecipato alla tavola rotonda dal titolo “Caserta, Campania, Europa” assieme all’assessore regionale alle Attività Produttive, Amedeo Lepore, e all’europarlamentare del Pd, Nicola Caputo. Al centro dell’incontro le tematiche della produttività, dei fondi comunitari e del turismo. Prima di questo appuntamento, Marino e Lepore hanno effettuato una visita al Belvedere di San Leucio, dove hanno potuto ammirare l’area dedicata all’archeologia industriale, con gli antichi telai e i torcitoi per la produzione e la lavorazione della seta, oltre che gli appartamenti storici abitati dai Borbone.
“Caserta – ha spiegato Marino – deve essere punto di riferimento per l’intera provincia, dopo un’assenza durata tanti anni dai tavoli che contano. La Campania può diventare riferimento del Sud e del Paese, ma solo se sarà valorizzato l’intero territorio campano, coinvolgendo le altre realtà. Dal canto nostro, stiamo attuando un forte rinnovamento della classe dirigente: abbiamo 272 candidati, circa il 90% si candidano per la prima volta e il 44% sono donne. Abbiamo voglia di costruire un “patto per Caserta”, che parta da due poli: turistico-culturale e produttivo, quest’ultimo da realizzare nella zona Est della città, che aiuti lo sviluppo delle attività produttive assieme alla creazione di una zona franca urbana. Caserta con le sue eccellenze artistico-culturali può candidarsi a diventare Polo unico turistico-culturale”.
Marino, poi, ha passato in rassegna alcuni progetti di primaria importanza: “Noi ci candidiamo ad essere agenzia degli investimenti, stando vicino alle aziende interessate ad investire sul territorio. Il Policlinico – ha aggiunto – deve essere un attrattore di altre attività di carattere economico, e va assolutamente completato. Vanno sbloccati anche i finanziamenti regionali per completare l’area Pip, i cui lavori al momento sono bloccati. Altro progetto di importanza strategica è quello del Macrico, nel quale immaginiamo la realizzazione di un parco aerospaziale e un’area verde per la città. La rete tra noi e l’Europa, per quanto concerne l’attrazione di investimenti, diventa fondamentale”.
“Sono qui – ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività Produttive, Amedeo Lepore – non solo per l’amicizia e la stima che mi legano a Carlo Marino, ma per la convinzione che Caserta ha bisogno di una guida stabile e di riprendersi un ruolo importante che le spetta nell’ambito del contesto regionale. Occorre una guida consapevole, sicura e una visione: credo che tutte queste qualità le possieda Carlo, che è la migliore scelta che Caserta possa fare. Il progetto di Carlo ruota attorno a tre punti fermi: il primo riguarda una concezione di Caserta come area larga, una realtà che deve essere guida di un territorio ricco, fertile. Le forze attorno a Carlo rappresentano la “moneta buona” che può scacciare la “moneta cattiva” costituita dall’illegalità e del malgoverno. Il secondo elemento è quello dei poli, attorno ai quali organizzare i settori cruciali del territorio, e il terzo è la necessità di fare rete, di fare sistema, che è l’unico modo per ottenere risultati concreti. Caserta ha grandi potenzialità e un eccellente patrimonio artistico e culturale. Per questo può rappresentare la città della memoria e della conoscenza. Turismo, agroalimentare e automotive sono i tre settori su cui puntare principalmente per rilanciare l’area di Caserta. Inoltre, il Policlinico va assolutamente realizzato e sono certo che un sindaco capace possa dare un impulso decisivo all’accelerazione dell’opera”.
Lepore, poi, è tornato sulla visita al Belvedere di San Leucio: “Ringrazio Carlo per questo giro in una realtà meravigliosa, che può essere un eccellente attrattore per il turismo e lo sviluppo”.
“Dobbiamo lavorare per individuare una strategia per Caserta, una missione per studiare le strategie di sviluppo da attuare. La vittoria di Carlo Marino alle primarie del Pd – ha spiegato l’europarlamentare Pd, Nicola Caputo – ha risvegliato le coscienze all’interno del partito, facendo capire quanto sia importante unire le forze per cambiare questa città. La prima cosa che dobbiamo immaginare per la crescita di Caserta è quella di costruire un progetto culturale attorno alla Reggia, che deve essere il faro di una progettualità che coinvolga l’intera regione. A livello europeo abbiamo tante possibilità in termini di accesso alle risorse per la cultura, specie i cosiddetti finanziamenti diretti, che vanno colti e utilizzati nel migliore dei modi. Parlando con Carlo 15 giorni fa, – ha proseguito Caputo – ho colto con favore la sua volontà di lanciare la proposta di istituire un Ufficio di Piano per l’utilizzo dei fondi comunitari. Le opportunità che ci sono in Europa le dobbiamo sfruttare appieno. Spesso ho riscontrato che gli enti locali del Sud non tentano nemmeno di utilizzare queste risorse, con la conseguenza che, invece di ridurre il gap con gli altri Paesi, lo aumentano ancor di più. È importante individuare dei progetti da proporre prima di poter accedere ai fondi comunitari. Senza una reale capacità di progettazione e di proposta, diventa difficile cogliere le opportunità fornite dai finanziamenti europei”.