Caserta al voto. Zito (Terra Libera): “Servizi sociali totalmente da rivedere”

Caserta. La sua discesa in campo per le amministrative a Caserta non ha seguito il naturale percorso come tutti gli altri candidati. Impegnato in un master a Valladolid in Spagna, non ha potuto seguire in prima persona tutti gli adempimenti propedeutici alla sua adesione alla lista Terra Libera in appoggio al candidato sindaco Marino. Ma non sono certamente queste le difficoltà che possono mandare in apprensione Marcantonio Zito, avvezzo a tanto altro ma sempre determinato a perseguire i suoi obiettivi. E così girando tra gli uffici del consolato è riuscito ad inviare a Caserta i documenti necessari in tempo utile per la canonica scadenza. Come pure ha dovuto organizzare le cose a puntino per non perdere l’appuntamento di venerdi pomeriggio, quando era in prima fila, insieme a tutti gli altri candidati, nella presentazione ufficiale delle liste del centrosinistra al People. Ha così preso visione dell’entusiasmo e della forza che la coalizione è in grado di esprimere in vista dell’obiettivo finale.

Marcantonio Zito è un debuttante per una competizione elettorale, ma non ha mai disdegnato di interessarsi di politica; senza far parte mai di organi di partito ha frequento il circolo del PD cittadino a livello di volontariato ed ha cercato sempre di seguire in prima persona tutte le azioni intraprese nelle varie evoluzioni delle attività.

Zito è impegnato nella conduzione di una casa famiglia a Caserta, pertanto ha piena cognizione in particolar modo dei problemi che affliggono i soggetti affetti da disabilità psichiatrica. Verso questo settore è indirizzato il suo impegno non solo in caso di elezione come consigliere a Palazzo Castropignano, ma anche nel suo percorso che ha intrapreso con l’accettazione della candidatura. Il suo referente del movimento Luigi Bosco ha già avuto modo di apprezzarne le qualità e non pochi amici del consigliere regionale gli hanno segnalato il suo impegno ed il suo spessore nel mondo del Terzo settore. Di certo l’impegno non verrà meno né in questo scorcio di campagna elettorale, tanto meno dopo le elezioni.

‘I Servizi Sociali – afferma Zito – vanno rivisitati in maniera capillare. Non basta dotare un anziano di una badante oppure dare un assegno di assistenza per fronteggiare le innumerevoli esigenze. Come pure non basta accogliere gli extracomunitari per poi destinarli ai semafori con tutto quel che ne consegue. Ci vogliono interventi mirati che suffraghino l’integrazione. C’è da intervenire, in questo momento molto delicato anche sulle fasce borde line, onde evitare che la società si arricchisca sempre più di nuovi poveri, di fasce sociali che precipitino sempre più verso il basso”.

La recente esperienza spagnola gli suggerisce anche un altro spunto da dover perseguire nel suo nuovo ruolo che si augura di poter rivestire.

“A Valladolid – osserva Marcantonio – l’Università è la quarta industria per fatturato. Bisogna rivalutare la nostra Università. Innanzitutto darle un nome che la identifichi definitivamente con Caserta, ma poi concepirla come fonte di sviluppo e immancabile mezzo di ricerca. Il Policlinico va bene, va completato, ma l’Università non è solo il Policlinico. C’è da mettere in atto tutti gli adempimenti affinché diventi indotto di sviluppo scientifico e finalmente possa assolvere ai suoi compiti in maniera tale che le menti brillanti che il territorio esprime non siano costrette a portare altrove le idee incubate”.

Poche cose, ma ben chiare nella testa di Marcantonio Zito che i politici di ‘ben altro spessore e visibilità farebbero bene a tenere in debita considerazione. Se davvero auspicano per Caserta e i casertani lo sviluppo e la dignità che questa terra merita.

Salvatore Orlando