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Caserta. La guerra è finita da un pezzo, la città cerca di rimettersi in moto ed in attesa che venga convocato il primo consiglio comunale con la formalizzazione della giunta, c’è ‘un solo uomo al comando’ che sta cercando di districarsi tra i molteplici problemi. Occhi puntati su di lui da quella che si preannuncia una opposizione molto dura da parte del suo competitor principale, Riccardo Ventre, mentre l’uomo nuovo della politica casertana, Francesco Apperti, pur coi suoi distinguo, guarda al sindaco con la speranza che qualcosa possa veramente cambiare.
“I primi passi non sono certamente confortanti – afferma il leader di Speranza per Caserta – dal momento che Marino avrebbe potuto affrontare la questione del mercatino di Piazza Pitesti in altro modo. Non è che rispondendo alle aspettative di un elettorato ben definito che si possono risolvere le annose questioni legate al problema degli immigrati. La complessa dinamica va affrontata nelle sede opportune e con le giuste interlocuzioni. Marino sembra che l’abbia capito facendo un passo indietro rispetto all’impeto iniziale”.
Il consiglio comunale non è stato ancora convocato ma essendosi insediato il 1 luglio il consigliere anziano ha tempo fino a lunedì prossimo per far partire le comunicazioni e quindi entro il 20 celebrare la prima assise.
“Con noi il civico consesso sarebbe già operativo- osserva Apperti – tutti sanno che ancor prima delle votazioni del primo turno facemmo i nomi di chi sarebbe entrato in giunta. Siamo liberi da qualsiasi tirata di giacca e non dobbiamo sottostare a nessun ricatto e nessuna infiltrazione. Marino aveva parlato di eccellenze casertane che lo avrebbero affiancato nell’esecutivo, ma leggendo qualche nome che sbuca di qua e di là, credo che siamo lontani dai propositi iniziali…”.
Insomma una partenza poco positiva del nuovo sindaco di Caserta? Riccardo Ventre a caldo, sull’onda della delusione, predisse un periodo limitato ad un anno quello dell’amministrazione appena uscita dal ballottaggio
“Da politico posso anche condividere la tesi del magistrato, da cittadino dico che sarebbe un guai molto grosso per Caserta. Io spero che Marino possa durare l’intera legislatura ma gli auguro di essere un autentico sindaco di ‘centrosinistra’, di prendere esempio da tanti suoi omologhi che restano fedeli a programmi e ideali anche a costo di rimetterci la poltrona. Insomma che porti avanti il progetto di cambiamento tanto ventilato in campagna elettorale. Ma dalle prime mosse comincio a nutrire qualche ragionevole dubbio”.
In tutto ciò cosa farà Speranza per Caserta nel frattempo.
“Credo che abbiamo energie sufficienti per non ripetere l’esperienza del 2011 quando dopo le elezioni il movimento che faceva capo a Nicola Melone e al suo gruppo si sfaldò. Continuiamo a vederci e programmare le nostre cose con gli attivisti che ci sono stati vicini in campagna elettorale e sono sicuro che la Speranza a Caserta sia sempre più in crescita”.
Salvatore Orlando