Caserta. Cento giorni di Speranza: “Marino costretto unicamente a pagare le cambiali della campagna elettorale”

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Effervescente conferenza stampa questa mattina al ‘Cortile’ di Via Galilei con la quale i consiglieri comunali di Speranza per Caserta hanno illustrato le attività dei primi cento giorni a Palazzo Castropignano. In genere questo tipo di eventi sono appannaggio degli amministratori che governano le città, in questo caso Apperti, Naim e Fabrocile hanno posto l’accento sulle loro attività, di gran lunga superiore a quello della maggioranza.

Ha introdotto i lavori Michele Miccolo, referente della lista con la quale Francesco Apperti sfiorò l’ammissione al ballottaggio spiegando che Speranza per Caserta è l’unica vera opposizione nell’assise, ponendosi come alternativa di governo e punto di riferimento della città. La recente festa celebrata all’interno della Villetta Giaquinto, la pubblicazione del periodico del movimento, la imminente campagna informativa sui referendum costituzionali sono solo alcune delle attività che il gruppo a sostegno dei tre rappresentati in Consiglio portano avanti con fermezza. Imminente anche l’istituzione di un numero di telefono cui i cittadini possono rivolgere per esternare i disagi propri e del quartiere di residenza e ancor più le vessazioni cui sono ristretti da una classe politica e una burocrazia comunale sempre più distante dalle proprie esigenze.

Ha proseguito il consigliere comunale Antonello Fabrocile soffermandosi inizialmente sull’ultimo coniglio comunale, nel quale il sindaco Marino ha disegnato la città del futuro, una città utopica,  ma che, stando alle prime indicazioni degli atti del primo cittadino stride decisamente con le dichiarazioni programmatiche enunciate al civico consesso. D’altra parte la complessità con la quale è maturata la sua candidatura e la successiva vittoria del 19 giugno esprimono a pieno le difficoltà tra le quali deve districarsi quotidianamente. Dubbi e perplessità turbano Fabrocile anche per quanto riguarda la scelta del Mobility Manager e l’affidamento della manutenzione delle strade, sempre più in balia di un non meglio identificato orientamento cui intende ispirarsi l’amministrazione.

Dopo il ‘debuttante’ la parola è passata ai veterani. Norma Naim ha sottolineato il fatto che l’amministrazione Marino, a dispetto dello schieramento politico professato, non si discosta minimamente dalla precedente, sia nei metodi che nella pratica. In particolare la consigliera ha ricordato che è stato riproposto ancora una volta il progetto della Planta Global dopo che ne era stata bocciata la prima edizione, illegittima, in quanto il dirigente che ne aveva approvato il progetto non era detentore della nomina sindacale. Ed ancor Norma Naim boccia senza mezzi termini la famigerata delibera n. 62 con la quale si intende istituire un biodigestore anaerobico in zona Lo Uttaro. “Una stessa delibera – ricorda – fu bocciata da Franco De Michele nel 2011 ed è abbastanza strano che ora venga riproposta dall’attuale assessore, che tra l’altro non è neanche il titolare della delega di competenza. Alternative ce ne sono a iosa – conclude Norma Naim – bisogna solo lavorare per individuarle e non scaricare problematiche su città e residenti che hanno già dato in termini di vivibilità e salubrità”.

Ha chiuso l’interessante chiacchierata Francesco Apperti, leader di Speranza per Caserta, che ribadisce la lotta che attende il Movimento in ottica amministrativa. “Abbiamo già rispedito al mittente i pass riservati ai consiglieri per circolare nelle zone a traffico limitato. Presenteremo a breve una mozione con la quale chiediamo una drastica riduzione delle indennità, destinando i risparmi ad un bilancio sociale, gestito direttamente dai cittadini, suggeriremo idee nuove per fronteggiare i disagi provocati dalla cosiddetta ‘movida’, ed in ogni caso cercheremo di avere – se sapranno capaci di farlo – delle risposte concrete alle nostre richieste. Per ora gli unici riscontri avuti sono state i numerosi controlli di svariati rappresentanti delle Forze dell’Ordine in occasione della nostra festa nella Villetta Giaquinto, a differenza di analoghe manifestazioni, organizzate in altre parti della città, neanche interrotte nel momento in cui l’organizzatore è finito sotto il mirino degli inquirenti…”.

Ma oltre a sviscerare l’attualità Speranza per Caserta è protesa anche al futuro.

” Il movimento, proprio perché tale – annuncia Apperti – è destinato a completare il suo percorso. Per quel periodo vorremmo farci trovare pronti per inserire anche Caserta nel novero di quelle ‘città ribelli’ vedi Ravenna, Latina, la stessa Napoli dove l’ideologia non è sacrificata ai numeri per trovare gli equilibri necessari per dedicarsi al servizio dei cittadini”.

Salvatore Orlando

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