[the_ad id=”19973″]
E’ in corso nel pieno centro di Caserta il preannunciato corteo degli studenti dell’ITC Terra di Lavoro (la Ragioneria per intenderci) che da circa dieci giorni sono a casa non potendo svolgere le regolari lezioni.
In pratica è stato rilevato dall’ASL un impianto elettrico non a norma e la struttura ha disposto la chiusura dell’intera scuola. E’ stata cercata una soluzione alternativa come il dirottamento degli alunni in altri istituti ma la strada era scarsamente praticabile in quanto gli studenti si sarebbero dovuti sobbarcare fastidiosi doppi turni.
Il corteo è partito da Via Ceccano, sede della scuola e si è diretto verso la Provincia, dove alcuni ragazzi si erano già rivolti nei giorni scorsi,senza aver avuto risposte dall’ingegnere Madonna, il dirigente responsabile della sicurezza delle scuole.
AGGIORNAMENTO ORE 10,30. GLI STUDENTI SI RECANO ALLA PROVINCIA
Il Corteo è arrivato al Palazzo della Provincia, all’Ufficio preposto sito nella zona Saint Gobain. Il coro dei circa 100 studenti rivolto al Palazzo era ‘Vergognatevi, vergognatevi’. Gli studenti sono in attesa che qualche amministratore o qualche funzionario dia disposizioni per riceverli e avere un confronto sulle problematiche che stanno investendo l’Istituto. La preside, Emilia Nocerino, ovviamente è in testa al corteo e non si spiega le motivazioni del provvedimento che ha colpito solo l’ITC Terra di lavoro’
AGGIORNAMENTO ORE 12. LAVORNIA, BORTONE E L’ING. MADONNA INCONTRANO I MANIFESTANTI
Una delegazione di studenti, accompagnati dal professore Marco Lugni e dalle professoresse Straniero e Ferrandino salgono le scale del palazzo della Saint Gobain e sono ricevuti dal presidente reggente della Provincia Silvio Lavornia e dal capogruppo di Forza Italia Francesco Bottone. E’ presente anche il dirigente Paolo Madonna. Il sostituto di Di Costanzo lancia la sua promessa: se nell’arco di dieci giorni questa questione non si risolve porterò le chiavi della scuola a Renzi. I toni cominciano a salire quando Madonna svela qualche retroscena sul movente che avrebbe causato il provvedimento dell’ASL. Tempo fa la Società Terra di Lavoro ha effettuato i controlli all’impianto e non ha rilevato nulla di anomalo. Successivamente è arrivata una “segnalazione” e dal successivo riscontro è stato verificato che l’impianto elettrico della scuola è stato sabotato.
Le responsabilità potrebbero essere addossate agli studenti o qualcuno che aveva interesse – ecco il motivo della denuncia anonima – a ritardare e sospendere le attività scolastiche. Ovviamente i professori hanno cercato di giustificare gli studenti ed a quel punto è stata più che illuminata la considerazione del professore Lugni: un albero che cade fa rumore, una foresta che cresce non si sente… Alla fine comunque tutto è rientrato nella normalità con la Provincia che ora cercherà di sbloccare quanto prima la situazione cercando di bypassare i cavilli burocratici relativi alla denuncia presentata. Nel contempo la preside Nocerino è intenzionata a chiedere ospitalità all’attiguo Istituto Diaz per ridurre al minimo i disagi degli studenti.
Katia Prisco
[adrotate banner=”16″]